Boccherini, aumentano iscritti. Sprint per statizzazione

Sono state ben 128 le domande di ammissione all’Istituto superiore di studi musicali Luigi Boccherini per l’anno 2018/2019. Un dato incoraggiante, che premia la qualità del conservatorio, della sua proposta formativa e culturale; ma, soprattutto, un dato che potrà facilitare il processo di statizzazione avviato e confermato, cifre alla mano, con la legge di bilancio 2018 e nel decreto legge 96/2017. L’investimento – distribuito tra 18 istituti musicali in tutto il territorio nazionale, tra cui il Boccherini, il Mascagni di Livorno e il Franci di Siena – prevede un impegno progressivo di compartecipazione statale alle spese, che per il 2019 è pari a 23 milioni di euro e che dal 2020 dovrebbe stabilizzarsi sui 48 milioni, in base alla ‘fotografia’ delle docenze (circa 40, per poco meno di 500 studenti) scattata il 24 giugno 2017.
Non è dato ancora di sapere, di preciso, quale ‘fetta della torta’ spetterà al Boccherini: entro la fine di novembre sarà online una piattaforma dedicata ai 18 istituti, che avranno 6 mesi di tempo per inserire i dati richiesti dal ministero per valutare la ripartizione. Intanto è stato istituito il tavolo tecnico che dovrà stabilire le prossime fasi del processo. C’è, però, un cauto ottimismo. D’altronde, la qualità del conservatorio lucchese è sempre più sotto gli occhi della città – grazie anche a manifestazioni, sempre gratuite, come Open e Open Gold, che permettono all’orchestra diretta dal maestro (e vicedirettore dell’istituto) GianPaolo Mazzoli di esibirsi in contesti professionali d’eccellenza. “Ci sono tre orchestre dell’istituto – ha spiegato oggi (6 novembre) Mazzoli – una composta dagli studenti più piccoli, una di segmento centrale e una in cui suonano i migliori studenti e gli insegnanti. Una realtà che è stata in grado di misurarsi in repertori contemporanei di non facile esecuzione anche di recente durante Lucca Comics & Games. Sono stati circa 30 i concerti tenuti quest’anno: mi sento di dire che non esistono attività orchestrali così ricche in altri conservatori delle nostre dimensioni. La possibilità di suonare dal vivo – conclude Mazzoli – costituisce un arricchimento importante per gli studenti, che in questo modo riescono a capire se quel tipo di carriera fa o meno per loro”. Assente giustificato alla presentazione dei risultati 2018 del Boccherini, il presidente Paolo Cattani, che ha comunque inviato un messaggio di soddisfazione per i numeri delle immatricolazioni di quest’anno accademico, l’ultimo che lo vedrà in questo ruolo. “L’appeal del Boccherini cresce di anno in anno – ha detto Fabrizio Papi, direttore dell’istituto – tanto che negli ultimi anni sono aumentate anche le borse di studio per merito messe a disposizione di associazioni e privati ‘mecenati’, come Aml, Fidapa, Lucar, Loggia Burlamacchi, Anna Maria Stefani e, quest’anno, anche Matteo Cutrufo. Contributi che vengono assegnati dopo attenta selezione, che confermano la fiducia riposta nei nostri confronti. I nostri studenti sono eccellenze: lo conferma anche il successo che stanno avendo ad Amadeus Factory, una sorta di X-Factor dei conservatori. Il Boccherini – ha continuato Papi – ha un legame storico con il territorio di Lucca, non è un’isola a sé. Il lavoro che facciamo alza il livello dell’offerta culturale della città e di anno in anno l’interesse di cittadini e turisti cresce. Ci auguriamo che, quando sarà compiuto il processo di statizzazione, il Comune di Lucca continui a supportare le attività del suo conservatorio”. Da convenzione il Comune di Lucca, oltre alla sede, contribuisce stanziando ogni anno 2 milioni e 145mila euro per il Boccherini; cifra che lo scorso anno, grazie alla compartecipazione statale, è scesa a 1 milione e 445mila euro e che, per il prossimo anno, dovrebbe aggirarsi su 1,2 milioni. Quando le docenze non graveranno più sulle casse comunali, Palazzo Orsetti dovrà comunque farsi carico delle spese di funzionamento: un appoggio che non ha negato l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti: “Certo razionalizzeremo i nostri interventi, ma è innegabile che il Boccherini sia un punto di riferimento per qualificare l’offerta culturale della città e questo legame non dovrà essere interrotto: la statizzazione – ha precisato – darà respiro a questa voce di bilancio, ma il Comune è consapevole che il Boccherini sia un soggetto necessario per dare anima a quegli eventi che meglio interpretano lo spirito del nostro territorio, come Lucca Classica, così come per la validità dei percorsi formativi che propone”.
Iscrizioni e borse di studio. Aumentano le domande di ammissione, con un incremento costante soprattutto per quello che riguarda i corsi accademici (biennio e triennio), a conferma del fatto che l’attrattiva del Boccherini nei confronti di coloro che vogliono fare della musica una professione continua a crescere. Un elemento importante di questa crescita è rappresentato dalle borse di studio che il conservatorio mette a disposizione degli studenti più meritevoli e il cui numero è aumentato in maniera significativa negli ultimi anni. Per il 2019 saranno dodici quelle riservate agli studenti, per un totale di 11 mila euro. Tre arrivano da Anna Maria Stefani, che ha donato i fondi in memoria del marito, Pierluigi Guidi; quattro vengono tradizionalmente finanziate dall’Associazione musicale lucchese. Una borsa è finanziata da Fidapa attraverso il premio Marianna Bottini e una da Matteo Cutrufo, un privato che ha deciso di sostenere i giovani musicisti che studiano al Boccherini. Da non dimenticare le tre borse messe a disposizione da associazione musicale lucchese, Loggia Burlamacchi e Lucar, destinate ai bienni di eccellenza. A tutto ciò si aggiunge l’iniziativa promossa dal presidente del Lions Club Lucca Le Mura, Claudio Cecchella, in collaborazione con Aml, per una raccolta di fondi destinati all’istituto che vedrà protagonista l’Orchestra dell’istituto Boccherini.
Progetti internazionali e collaborazioni. Non si tratta di una borsa di studio, ma di un interessante programma di scambio quello avviato con l’americana Truman State University (in collaborazione con il conservatorio di La Spezia) e che prende il nome di Progetto Schoenberg. Il programma rende possibile un interessante scambio di esperienze con i musicisti dell’università americana che rappresenta un elemento di sicura attrattiva per gli allievi, che hanno la possibilità di fare esperienza all’estero, al di fuori del classico Erasmus. Di ambito locale ma sempre di grande pregio, gli accordi stipulati con i Comuni di Camaiore e Viareggio che hanno visto la partecipazione degli allievi a esibirsi in vari concerti.
L’attività dell’orchestra Boccherini. L’orchestra del Boccherini è senza dubbio la più attiva in Italia tra le formazioni appartenenti agli istituti musicali. Sono una trentina i concerti di cui è stata protagonista nell’anno accademico appena chiuso, con alcune importanti trasferte oltre confine che hanno portato il nome del Boccherini fuori dall’Italia. Spiccano le collaborazioni con Lucca Comics & Games, Lucca Classica Music Festival, Miac, Teatro del Giglio, Dance Meeting, ma sono da sottolineare l’evento che ha coinvolto Gabor Tarkovi, prima tromba dei Berliner Philarmoniker ospite dell’orchestra dell’istituto, e quella con l’Orchestra toscana dei conservatori.
Il successo della partecipazione al talent Amadeus Factory. I giovani talenti del Boccherini non potevano non avere successo ad Amadeus Factory, un X-Factor dei conservatori lanciato dalla la rivista Amadeus e dal canale Classica Hd che darà spazio al talent show nella sua programmazione. Quattro le categorie in gara: cantanti, jazzisti, musicisti da camera e pianisti, ciascuna affidata a un giudice, artista di fama nell’area di riferimento: il mezzosoprano Monica Bacelli, il pianista e compositore Enrico Pieranunzi, il violoncellista Enrico Bronzi, la pianista Beatrice Rana. Ogni conservatorio italiano ha potuto far partecipare o una formazione o un allievo per ogni categoria e l’Istituto Boccherini si è distinto raggiungendo la finale nella categoria dedicata alla cameristica con il duo formato da Elia e Betsabea Faccini e la semifinale nel pianoforte con Samuele Drovandi. La partecipazione ad Amadeus Factory, oltre a dare la possibilità ai ragazzi di farsi notare, permette loro di lavorare con grandi musicisti della classica, come appunto Bronzi, Rana e Bacelli.
I risultati degli allievi nei concorsi nazionali e internazionali. Soddisfazione arriva anche dagli allievi che hanno partecipato a concorsi nazionali e internazionali, nei quali si sono distinti in vari strumenti e in diverse categorie. Tra le classi più attive nelle competizioni troviamo quella di chitarra del professor Giampaolo Bandini, i cui allievi si sono affermati fino in Messico, terra di elezione della chitarra classica; ci sono poi gli studenti delle classi di pianoforte delle professoresse Gabriella Dolfi, Nadia Puccinelli e Maria Gloria Belli, i flautisti allievi del professor Filippo Rogai, gli allievi che studiano oboe con la professoressa Elena Giannesi, le percussioni con il professor Fausto Bombardieri, violino con il professor Alberto Bologni, musica da camera con il professor Riccardo Peruzzi e contrabbasso con il professor Gabriele Ragghianti. Tutti si sono distinti in concorsi di grande tradizione e di primaria importanza, come il Premio Crescendo a Firenze, il Giovani Promesse del Festival Paganini di Parma, il Ligita International Competition che si tiene in Liechtenstein, solo per citarne alcuni.
Apertura anno accademico 2018-2019 e concerto dell’Orchestra Boccherini. Se da un lato il Boccherini celebra un altro anno di successi, dall’altro si prepara a dare il via al nuovo anno accademico con due eventi ormai entrati nella tradizione dell’istituto. Sabato (10 novembre), infatti, si terranno la presentazione del nono numero della rivista musicologica Codice 602, dedicato in particolar modo alla città di Lucca, e il concerto dell’orchestra Boccherini, con la chitarrista Aurora Orsini e la pianista Betsabea Faccini, seconde classificate alle audizioni interne per selezionare studenti cui dare l’opportunità di suonare da solisti accompagnati dall’orchestra diretta da GianPaolo Mazzoli. L’appuntamento è all’auditorium dell’istituto, in piazza del Suffragio, a partire dalle 17.