Burlamacchi a giudizio in San Francesco 470 anni dopo

22 novembre 2018 | 12:20
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Burlamacchi a giudizio in San Francesco 470 anni dopo

Amanti del teatro e della storia, pronti anche voi a perdere la testa? Dopo ben sette anni domenica (25 novembre) alle 17 nella chiesa di San Francesco ecco tornare uno degli eventi più divertenti e di alto spessore culturale di cui Lucca è quasi la regina: il processo storico. Dopo Lucrezia Buonvisi e altri celebri personaggi della nostra storia quest’anno il protagonista dell’evento sarà Francesco Burlamacchi , gonfaloniere della Repubblica di Lucca che nel Cinquecento ordì una congiura per far insorgere la città di Pisa contro il dominio fiorentino e rovesciare così il governo dell’allora duca di Firenze Cosimo I. Un bel tipetto, Burlamacchi, amato e criticato da molti che tra il pubblico in ‘aula’ creerà sicuramente due tifoserie ben distinte.
L’evento è stato presentato questa mattina (22 novembre) alla presenza dell’assessore Stefano Ragghianti, del regista Nicola Fanucchi e dell’oganizzatore, Giovanni Matteucci.

Per chi non conoscesse questo simpatico ma anche serissimo gioco le regole sono molto semplici da spiegare: si tratta di un vero e proprio processo simulato che ricorderà la vicenda di Burlamacchi. Proprio come un vero processo saranno presenti avvocati, testimoni e un giudice che emetterà la sentenza solo dopo aver ascoltato tutte le parti. Ovviamente, come vuole la tradizione dell’antico teatro, l’azione procederà tutta a braccio, senza copione. Il finale, quindi, è tutto una sorpresa.
“Una delle regole d’oro stabilita tra i professionisti, magistrati e avvocati – ha detto infatti il regista – è proprio quella di non dirsi nulla prima del processo: lo staff si è incontrato solo una volta per l’assegnazione dei ruoli, nessuno sa cosa dirà l’altro una volta entrati in ‘aula’. C’è chi considera Burlamacchi un martire, altri invece lo reputano addirittura un terrorista e cospiratore. Sarà interessante vedere come reagirà il pubblico”.
Il processo sarà quindi l’occasione per riscoprire la complessa figura di Burlamacchi, un uomo che sognò di costituire una federazione di libere città toscane e che subì la pena capitale per le sue idee destabilizzanti per gli equilibri del Sacro romano impero e per quelli dei principati italiani del periodo. Nell’Ottocento fu considerato un precursore del Risorgimento tanto da essere scelto fra i primi eroi nazionali a godere di un monumento eretto a pochi anni dalla costituzione del regno d’Italia.
Entusiasti anche l’assessore Ragghianti e l’organizzatore che, pensate, sta lavorando all’evento da mesi: “Questa è una formula nota che accogliamo sempre con molto piacere – ha detto l’assessore – Un evento divertente che riesce sempre ad avere un livello culturale/scientifico molto alto, facendoci riflettere anche sulla storia e sulle figure celebri della nostra città. Un grande lavoro”.
“Solitamente trovo sempre porte chiuse invece sono rimasto stupito perché quando ho proposto l’evento all’amministrazione mi è stato subito detto di sì – ha aggiunto Matteucci – Sul palco abbiamo visto sempre personaggi molto amati, stavolta invece porteremo qualcosa di nuovo. Ringrazio le istituzioni che hanno sostenuto questo evento: un duro lavoro, ma finalmente ci siamo”.
Ma vediamo chi saranno questi speciali personaggi in aula: il processo si avvarrà della consulenza scientifica del senatore Riccardo Nencini, dell’avvocato Elisa Burlamacchi, discendente e testimone dell’imputato, di Raffaello Nardi, presidente dell’Accademia lucchese di scienze lettere ed arti, degli storici Umberto Sereni e Alessandro Bedini, di Sergio Nelli dell’archivio di stato di Lucca e di Giovanni Marchi, dirigente del settore cultura e turismo del Comune.
Il collegio giudicante sarà invece così composto: presidente – Marcella Spada Ricci; giudici a latere: Gerardo Boragione e Giulio Giuntoli; pubblico ministero – Giuseppe Amodeo; difesa avvocato Lodovica Giorgi e avvocato Andrea Consorti. Cancelliere Patrizia Pieroni e ufficiale giudiziario Silvana Iasparra. Interverranno come testimoni Giovanni Macchia per la difesa e Bruno Giannoni per l’accusa. La tribuna popolare vedrà invece la presenza di Mauro Cortopassi, Gabriella Biagi Ravenni, Ave Marchi, Gianni Del Carlo, Berto Giuseppe Corbellini, Marco Porciani, Roberto Pizzi, Alessandro Croci, Alessandro Sesti e Antonio Tiné.
Il processo è stato organizzato in collaborazione fra Comune di Lucca, Tribunale di Lucca, Procura della Repubblica del tribunale, Associazione La Repubblica di Lucca città stato, Compagnia dei balestrieri ed è patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali, Istituto storico per il Risorgimento italiano, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Ragghianti e Loggia Burlamacchi. Ma c’è di più: per l’occasione sono state addirittura coniate monete speciali: alle istituzioni presenti e alle autorità sarà infatti donata una moneta creata appositamente dalla Zecca di Lucca grazie al sostegno della Loggia Burlamacchi. Un evento ricco di molte altre sorprese che potrete scoprire solo intraprenderete questo divertentissimo viaggio nel tempo.

Giulia Prete