Successo per il convegno dedicato a Carlo Del Prete

A novant’anni dalla scomparsa, il leggendario pilota lucchese Carlo Del Prete è stato omaggiato dalla sua città d’origine nel corso di un riuscitissimo e molto seguito convegno sulla sua figura, tra passato presente e futuro. La sala Guinigi del complesso di San Francesco era completamente piena per questo convegno di carattere nazionale che ha richiamato a Lucca anche il figlio dell’allora compagno di viaggio di Del Prete, Carlo Ferrarin, che insieme alla nipote dell’aviatore lucchese, ha ricomposto simbolicamente la coppia che portò a compimento l’impresa atlantica, volando senza sosta intermedia, dall’Italia al Brasile.
Un convegno voluto proprio dalla nipote di Carlo del Prete, Alessandra Zita, che ha permesso di tornare a parlare della storica impresa, anche davanti agli studenti della quinta dell’istituto Giorgi, grazie all’intervento appassionato del colonnello Vittorio Lino Biondi che con dovizia di particolari ha restituito l’immagine dell’illustre concittadino.
Il giornalista e scrittore storico Paolo Bottari ha invece ricordato quanto nel mondo sia stato fatto in suo onore, a cominciare da Lucca. Bottari ha però ricordato come in centro a Lucca manchi un vero e proprio monumento al pilota e, soprattutto, un museo a lui dedicato. Tanti sono, infatti, i cimeli del pilota ancora oggi conservati con cura dalla nipote Alessandra che potrebbero far parte di un museo cittadino in grado di attrarre turisti. Tanti buoni propositi che il professor Nicola Lattanzi, docente di management alla scuola Imt Alti Studi, ha messo in rilievo, parlando di quanto la città potrebbe fare in futuro per onorare la memoria del pilota e di quanto la valorizzazione della sua figura potrebbe fare di buono per la città. Anche il Rotary di Lucca e il Centro Carlo Del Prete, ex Rifugio, hanno portato nuove idee per alimentare il mito nel tempo che l’ingegner Carlo Ferrarin ha arricchito di tanti aneddoti e curiosità.
Al termine dell’incontro, la nipote Alessandra del Prete, si è detta pronta a coinvolgere le scuole, auspicandosi che le istituzioni tornino a ripensare allo zio aviatore come ad una grande opportunità per la città.