Giovani in scena in Suor Angelica al San Girolamo

Una vita costretta nelle scelte altrui e il desiderio soffocante di essere donna, fino alla redenzione, una sorta di pietà rovesciata, di un figlio che accoglie la madre. Suor Angelica, opera lirica di Gicomo Puccini, andrà in scena il 22 dicembre, alle 17,30, al teatro di San Girolamo a Lucca con la regia di Loredana Bruno. L’evento è inserito nella manifestazione Natale a Lucca, organizzata dal Comune e conclude l’attività artistica musicale del Laboratorio Brunier che, proprio nel centenario della prima rappresentazione al Metropolitan di New York, anche giorno del 160esimo compleanno di Giacomo Puccini, metterà in scene l’opera in un atto. Lo spettacolo è stato presentato stamani (13 dicembre), alla casermetta San Regolo a Lucca, da Maria Bruno, presidente dell’associazione Laboratorio Brunier e Loredana Bruno, la regista. Presenti anche l’assessore Stefano Ragghianti, il fotografo Vincenzo Moneta, Alessandro Pfanner della Reale mutua assicurazioni di Lucca e, in via eccezionale, Silvana Froli, protagonista nei panni di Suor Angelica.
“Inizio con il ringraziare l’associazione Nando Guarnieri che, – dice Maria Bruno, presidente dell’associazione Laboratorio Brunier – da oltre vent’anni ci ha permesso di debuttare all’interno della sua rassegna, Ama teatro, con spettacoli di Opera e di Operetta. In particolare Anna Fanucchi e Emilio Micheletti. Inoltre, – continua – ancora una volta coinvolgeremo gli alunni dell’alternanza scuola-lavoro del liceo Musicale Passaglia e del liceo scientifico Vallisneri, che si occuperanno sia dell’allestimento, sia dell’interpretazione delle giovani suore. Uno dei nostri obiettivi, infatti, è proprio quello di coinvolgere gli studenti perché riteniamo che, a livello pratico, una formazione artistica nella dimensione scolastica sia molto importante per il futuro del teatro. Ringrazio anche – conclude – tutte le istituzioni pubbliche e private che hanno sempre creduto e tutt’ora creodno ed investono nel nostro operato, il Comune di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio, la Reale mutua assicurazioni e i dirigenti scolastici Maria Pia Mencacci e Gino Carignani”.
“Angelica è appunto una suora, – interviene Loredana Bruno, la regista – ma lo è perché le stato impedito di essere madre. È quindi l’amore di una madre quello che Puccini mette in scena e che ben rende la protagonista Silvana Froli nei panni di suor Angelica, affiancata da Maria Bruno, nel ruolo della suora zelatrice. Accanto a loro ci saranno Letizia De Cesari e Cristiana Ancisi che fanno esperienza di comprimariato. Quello di suor Angelica è un dramma assoluto e attuale, una quasi tranquilla sottomissione alle scelte altrui e la speranza di un figlio che esiste: è la parte di se che vive al di fuori di se stessa. Fino al folle gesto del suicidio, invocando la Madonna, con un veleno ottenuto dalle piante madri che lei stessa allevava nel chiostro del monastero e la consapevolezza che questa vita che lei credeva al sicuro si è spenta. Ecco allora la pietà rovesciata di un bambino che accoglie sua madre. Nell’opera è prevista anche – aggiunge – la partecipazione di un coro di diciotto bambini di sei o sette anni, il coro delle Voci bianche, degli alunni della scuola primaria Collodi dell’istituto Lucca2, interpreti del miracolo finale. Farà invece da corine il Coro lirico di La Spezia, diretto dal maestro Kentaro Kitaya, accompagnato al piano da Miky Kitaya”.
“Suor Angelica è l’opera di Puccini che più mette in evidenza la sfera dell’animo femminile e sono quindi onorata di poterne far parte, anche come cittadina lucchese – dice Silvana Froli, protagonista nei panni di suor Angelica -. Ho sposato in pieno questo progetto anche perché il teatro per rimanere vivo ha bisogno di essere avviato alle nuove generazioni e il Laboratorio Brunier, con il coinvolgimento delle scuole, sta facendo una lavoro che in futuro sarà senz’altro un grande patrimonio. In più la lirica e Giacomo Puccini in particolare, insegnano anche un senso di appartenza alla nostra cultura e a quella lucchese nello specifico. La musica – conclude- è un linguaggio libero ed esplicito in cui si può leggere di tutto”.
“Colgo le parole di Silvana Froli per dire che bisogna insistere sulle generazioni che arrivano – interviene Alessandro Pferrel della Reale Mutua Assicurazioni – perché trasmettendogli l’amore per la musica e per il teatro possano in futuro investire in queste attività, così che non si ne perda il tempo. A questo proposito vorrei mettere in risalto il lavoro di Maria Bruno, presidente dell’associazione Laboratorio Brunier, per la sua tenacia e il suo spirito di iniziativa”.
“L’attività del Laboratorio Brunier, – prende parola l’assessore Stefano Ragghianti – alterna, nei nostri teatri, momenti di gioia e divertimento, a momenti più complessi e profondi. Approvo anche la scelta del teatro di san Girolamo in quanto favorisce un maggiore raccogliemento degli spettatori. Ringrazio anche tutte le istituzioni private che, – conclude Ragghianti – con il loro intervento, danno una grande mano per completare il lavoro delle nostre istituzioni pubbliche a sostegno di queste iniziative culturali”.
Rebecca Del Carlo