Fondi per la ricerca, si presenta bando regionale a Imt

15 gennaio 2019 | 15:48
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Fondi per la ricerca, si presenta bando regionale a Imt

Fondi regionali per la ricerca e l’alta formazione, un avviso per avvicinare cultura e scienza e aumentare le opportunità per gli aspiranti ricercatori. Sono questi gli obiettivi del bando che la Regione Toscana lancerà ufficialmente entro poche settimane e che saranno anticipate venerdì (18 gennaio) a Lucca, dalla vice presidente della Regione Monica Barni nell’ambito di un evento organizzato alla Scuola di alti studi Imt, nella Cappella Guinigi, all’interno del Complesso di San Francesco, dalle 11,45.

Gli elementi essenziali del bando saranno presentati anche a Prato (Centro Pecci), il 1 febbraio e a Grosseto (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea) il 6 febbraio. Quello di Lucca è il quarto appuntamento – dopo Firenze, Pisa e Siena – che la Regione ha organizzato per presentare in anteprima al mondo accademico e della ricerca la novità, unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura. I progetti di ricerca devono essere realizzati in collabrazione fra Università, enti di ricerca e operatori della filiera culturale e creativa regionale. La misura è cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanisì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
“I progetti che saranno ammessi andranno a finanziare cento assegni biennali – spiega la vice presidente Monica Barni – destinati ad altrettanti giovani laureati magistrali sotto i 36 anni. Serviranno a dare soluzione a problemi reali delle istituzioni culturali coinvolte, favorendone ad esempio l’innovazione tecnologica e gestionale, con progetti la cui finalità è quella di rendere più aperta e partecipata l’offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l’occupabilità, creando ponti fra discipline diverse, attraverso l’uso della tecnologia al servizio della cultura”.
Ad essere coinvolte saranno le istituzioni culturali, ovvero musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, istituzioni nel settore della musica e dello spettacolo che potranno collaborare a progetti presentati da Università e centri di ricerca pubblici. Il progetto potrà essere supportato anche da altri partner, come istituzioni pubbliche, imprese e altri soggetti privati.
“Anche i prossimi appuntamenti – spiega ancora Monica Barni – seguiranno il modello già sperimentato, presentando esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori, ma anche per tutti i cittadini. Contiamo di pubblicare il bando nelle prossime settimane. Ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell’introduzione di moderne tecnologie, prima fra tutte quella digitale. Anche nei prossimi eventi, quello di Lucca, Prato e Grosseto, ci saranno esponenti di importanti enti culturali che racconteranno come sia possibile fare della cultura uno strumento di sviluppo e di costruzione di una comunità civile”.