Memoria, a Lucca la prima pietra d’inciampo per un deportato

16 gennaio 2019 | 13:07
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Memoria, a Lucca la prima pietra d’inciampo per un deportato

Ancora uniti per imparare a non dimenticare. Continua l’impegno di Provincia e Comune di Lucca che, insieme a Istituto storico della Resistenza, Anpi, Scuola per la pace e molti altri Comuni del territorio anche quest’anno ha promosso un ricco programma di iniziative per celebrare sia il Giorno della memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto (che ricordiamo si terrà il 27 gennaio) che il Giorno del ricordo (10 febbraio), per riportare alla memoria anche l’orrore delle Foibe.

Le iniziative, distribuite su tutta la Provincia di Lucca a partire da domani (17 gennaio), sono state presentate questa mattina a Palazzo Ducale alla presenza dell’assessore Ilaria Vietina, del presidente dell’Isrec Stefano Bucciarelli, del consigliere provinciale Luca Poletti e alla presidente Anpi della sezione di Lucca, Rosalba Ciucci.
Due date, quelle dedicate al ricordo di queste due raccapriccianti pagine della nostra storia, che ormai da anni, oltre alle istituzioni, impegnano anche tantissime scuole, artisti, storici e persino testimoni di quegli orrori il cui spettro, purtroppo, si riaffaccia spesso anche nella nostra quotidianità.
“Anche quest’anno – ha commentato l’assessore Vietina – Comune e Provincia sono insieme in un percorso che mantiene sempre forte l’attenzione su due date importanti con molte novità: anche Lucca, come molte città italiane, avrà finalmente le sue ‘pietre di inciampo’ che saranno inserite nella pavimentazione delle nostre vie per ricordare non solo momenti dolorosi della nostra storia ma anche le sue vittime. Grazie a queste pietre infatti non terremo vivi solo i luoghi ma anche la memoria, che oggi purtroppo va a scemare creando nuove vittime della discriminazione”. La prima pietra di inciampo sarà depositata proprio domani alle 17,30 con l’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig e sarà in ricordo del cittadino lucchese Elia Simoni, internato nei lager nazisti.
Come ha ricordato l’assessore Vietina, i temi riguardanti il Giorno della memoria saranno affrontati in primo luogo da una mostra a Palazzo Ducale Disegna ciò che vedi. Helga Weissova da Terezin i disegni di una bambina, una rassegna che aiuta a vedere l’orrore della deportazione attraverso gli occhi di una bambina. I suoi disegni rappresentano ancora oggi una insostituibile testimonianza documentaria.
Tantissimi eventi curati nel dettaglio anche dall’Isrec di Lucca: “E’ sempre un bene ripetersi e ricordare – ha aggiunto il presidente Bucciarelli – e il nostro Istituto è sempre a disposizione per una ricerca storica attiva. Oltre alle pietre di inciampo anche mostre importanti sul fenomeno delle leggi razziali all’interno delle scuole lucchesi, sugli esuli dei confini orientali italiani dei quali mille si stabilirono proprio nella nostra città. Un accento sulla storia, il nostro, da far conoscere per evitare che la storia si ripeta ancora”.
Grande attenzione al tema ovviamente anche da parte di Anpi: “Quest’anno abbiamo scelto la semplicità – ha detto la presidente Rosalba Ciucci – Oggi il mondo è talmente pieno di parole e di atteggiamenti complessi che abbiamo scelto di dedicarci alle cose semplici, che arrivano prima al cuore. I ragazzi e gli insegnanti che hanno partecipato a un viaggio nei campi di sterminio racconteranno al pubblico la loro esperienza, rimasta nella loro memoria anche grazie a foto e video girati in quei giorni. Anpi come sempre lavora per difendere la memoria e lotta contro il neo fascismo, non potevano mancare le nostre iniziative”.
Ma vediamo alcune iniziative nel dettaglio: la mostra di Palazzo Ducale sarà visitabile da venerdì (18 gennaio) fino al 9 febbraio (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, aperture straordinarie domenica 20 e 27 gennaio dalle 15 alle 19), poi sarà ospitata a Capannori (Museo Athena) dal 13 al 25 febbraio e, successivamente, in altri sedi del territorio attualmente in fase di individuazione.
Memoria e sport. Un altro importante filone che quest’anno sarà seguito è quello dello sport e della memoria. Un approfondimento sullo sport ai tempi delle leggi razziali e della seconda guerra mondiale, ma anche oltre: lo sport come fenomeno sociale e culturale e la sua evoluzione nel corso degli anni.
Una tematica questa che sarà affrontata grazie alla visione del docufilm del giornalista sportivo Matteo Marani 1938: lo sport italiano contro gli ebrei e della mostra della Panini I migliori album della nostra vista che ripercorre la storia dello sport, i suoi intrecci con la storia, con la memoria e con il razzismo, il tutto attraverso le storiche figurine Panini che hanno segnato l’infanzia di tanti. Anche questa mostra, come la precedente, sarà visitabile a partire da venerdì 18 gennaio e rimarrà allestita sino al 9 febbraio.
Le iniziative proseguiranno poi il 27 gennaio, Giorno della Memoria, con l’apertura straordinaria di Palazzo Ducale dalle 15 alle 19 con visita guidata (su prenotazione 0583 417481 – scuolapace@provincia.lucca.it) della mostra di Helga Weissova. Sempre il 27 conferenza concerto a cura dell’Ass. Kalliope Ad Auschwitz c’era un’orchestra (alle 17 al Cred in via Sant’Andrea).
Appuntamento serale il 29 gennaio al cinema Astra (alle 21,15) con una doppia proiezione con approfondimento sul 1938, anno spartiacque per la nostra storia, anno dell’approvazione delle leggi razziali. Saranno proiettati due docufilm 1938 diversi di Giorgio Treves, presentato alla Mostra del cinema di Venezia lo scorso anno e 1938: lo sport italiano contro gli ebrei del giornalista sportivo Matteo Marani. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è promossa in collaborazione con il Cineforum Ezechiele.
Il 1 febbraio si terrà invece a Palazzo Santini (alle 17,30) un incontro sulla memoria della deportazione politica (i “triangoli rossi”) con interventi di Andrea Ventura, Direttore Ist. Storico della Resistenza di Lucca e di Francesco Lucarini.
Da segnalare il 6 febbraio un incontro sul tema del Porrajmos (lo sterminio di rom e sinti) con l’intervento del professor Luca Bravi, Università di Firenze.
Infine, sul giorno della Memoria, quest’anno l’Istituto storico della Resistenza ha prodotto una mostra itinerante dal titolo 1938 il banco vuoto. Le leggi razziali nella scuola in provincia di Lucca, una mostra che documenta le vicende salienti che caratterizzarono l’applicazione delle leggi razziali nella scuola in provincia di Lucca, ricostruendo tra l’altro la storia della sezione speciale di scuola elementare per ebrei che funzionò a Viareggio dal 1940 al 1943. Il 9 febbraio (giorno precedente al Giorno del Ricordo) al Real Collegio di Lucca, luogo storico dove molti esuli vissero al loro arrivo nel capoluogo per diversi anni, è in programma alle 10 un incontro per riflettere sul dramma dell’esodo fiumano, giuliano e dalmata e delle foibe nonché sulla più complessa questione del confine orientale italiano.
Sempre sul giorno del ricordo si registra la mostra a cura dell’Isrec Lucca Una storia complessa. Mostra documentaria sul confine orientale italiano: 1878-1975. Per la prima volta nella nostra città, documenti provenienti da un archivio privato insieme a giornali e pubblicazioni varie conservate nella biblioteca statale, vengono presentate allo scopo di costruire un percorso documentario che ha per tema cento anni di storia del confine orientale italiano. La mostra sarà allestita presso la biblioteca statale di Lucca dall’8 al 28 febbraio (inaugurazione 8 febbraio alle 17). Sono in programma altri incontri e iniziative sul Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo dedicati alle scuole di ogni ordine e grado (possibile prenotare visite guidate gratuite). Per qualsiasi informazione e per prenotare le visite guidate contattare la Provincia di Lucca (tel. 0583 417481 – scuolapace@provincia.lucca.it).

Giulia Prete

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