Centro studi Puccini protagonista di un convegno internazionale a Firenze

Il Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca protagonista di un convegno internazionale di studi a Firenze.
L’appuntamento è per oggi (24 gennaio) alle 15 e per domani alle 9,30 nella sala Comparetti della Biblioteca umanistica dell’università di Firenze in piazza Brunelleschi. Il titolo è Da Puccini a Rossini. Costruzioni, costanti e varianti nel lungo Ottocento alla presenza del magnifico rettore Luigi Dei e del direttore del dipartimento di eccellenza Sagas, Andrea Zorzi.
Riempie i teatri di tutto il mondo, dà lavoro a migliaia di persone, è patrimonio dell’umanità. È l’opera italiana dell’Ottocento. Per capire come mai l’opera di quel periodo sia nata e si sia affermata, tre istituzioni di tre città rossiniane (l’iniziativa cade infatti alla fine delle celebrazioni del 150esimo anno dalla morte del compositore), l’Università di Firenze (Dipartimento di eccellenza Sagas), il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, la Fondazione Rossini di Pesaro, hanno organizzato un convegno internazionale con alcuni tra i maggiori studiosi di opera, provenienti da sei università e tre nazioni diverse. Un’iniziativa che punta a mettere insieme le competenze nel campo con uno sguardo nuovo sul “lungo” Ottocento e sul nostro modo di viverlo.
È recente la scoperta di Gabriella Ravenni, presidente del Centro studi Giacomo Puccini, del fatto che a 11 anni Giacomo Puccini cantò la Petite Messe solennelle di Gioachino Rossini nell’unica versione orchestrale proposta durante una liturgia. Voce bianca nel coro dell’Istituto musicale Pacini che allora frequentava, il giovane Giacomo la cantò il 14 settembre 1869 in occasione delle celebrazioni per la Santa Croce. Lucca fu, dunque, non solo una delle prime città ad ascoltare l’ultimo capolavoro rossiniano ma anche l’unica che lo propose in una messa. E Puccini era già protagonista a 11 anni.
Rappresentano il Centro studi Fiamma Nicolodi e Riccardo Pecci nel comitato scientifico, e tra gli interventi ci saranno quelli di Virgilio Bernardoni (Università di Bergamo; vice presidente del Centro studi) con Un gergo suo speciale: questioni di codice nelle opere di Puccini ed Emanuele Senici (università di Roma La Sapienza; membro del comitato scientifico del Centro studi)
su Puccini, Rossini e noi.
Programma dettagliato del convegno su http://www.puccini.it/index.php?id=544