‘Puccini e la sua Lucca’, al concerto 13 richiedenti asilo

A Lucca l’integrazione diventa concreta grazie alla divulgazione della grande cultura citadina e mondiale. Ieri (24 gennaio), infatti, il festival Puccini e la sua Lucca ha aperto le porte del concerto serale all’oratorio di san Giuseppe ad un gruppo di tredici richiedenti asilo, sistemati dalla Prefettura di Lucca in diverse abitazioni del territorio. Seguiti dall’associazione Centro di psicodramma e sociodramma Zerka T. Moreno di Lucca, presieduta dalla dottoressa Luisa Gianni, i migranti stanno prendendo parte ad un percorso di promozione sociale, nell’ottica di un miglioramento dell’accoglienza e della loro integrazione. Quale miglior veicolo, quindi, se non quello della grande opera del maestro Giacomo Puccini, massima espressione musicale nella città e nel mondo.
Come presidente del Festival – commenta Andrea Colombini – sono stato estremamente lieto di assecondare la richiesta dell’associazione. I richiedenti asilo, che hanno diritto a stare sul nostro territorio e ad essere assistiti, hanno così potuto usufruire di un grande momento legato alla cultura lucchese ed italiana. Il concerto di musica pucciniana è stato estremamente apprezzato da parte loro: si è trattato di un vero piacere, anche perché ha dimostrato che i richiedenti asilo hanno voglia di integrarsi. La vera integrazione avviene quando si apprende e si ama la cultura del luogo in cui ci si trova: così si diventa italiani a tutti gli effetti. Un grazie particolare va alla dottoressa Luisa Gianni, a Paola Nardi ed a Maria Teresa Quilici, che hanno accompagnato i migranti”.
Grandi applausi e sorrisi entusiasti, dunque, al termine del concerto che ha visto protagonisti gli interpreti Silvana Froli e Tommaso Martinelli, accompagnati al pianoforte dal maestro Diego Fiorini. “Il Puccini e la sua Lucca festival – conclude Colombini – è vicino a chi ha diritto a stare in Italia e vuole offrirgli il meglio della nostra cultura, per favorire la massima integrazione possibile”. Da parte dell’associazione è arrivato un ringraziamento: “Anche a nome del gruppo di richiedenti asilo ad Andrea Colombini ed agli artisti per aver reso possibile la loro partecipazione al recital”. I richiedenti asilo provengono da diversi paesi, quali Benin, Nigeria, Gambia, Gana, Mali, Senegal e sono ospiti del Cas della Cooperativa Giovani e comunità che, insieme al Centro Zerka T. Moreno di Lucca, sta realizzando il progetto Contro corrente: gli Enea del 2000, un progetto di promozione sociale che ha l’obiettivo di migliorare l’accoglienza per favorire l’integrazione attraverso la diffusione della conoscenza della nostra storia e della nostra cultura.