A Palazzo Santini la memoria della deportazione politica in Lucchesia

Ancora un appuntamento nell’ambito delle celebrazioni della giornata della memoria. Venerdì (1 febbraio) alle 17,30 a Palazzo Santini, a Lucca, si terrà l’incontro Memoria della deportazione politica, con un focus sulle storie di deportati lucchesi.
Dopo i saluti istituzionali delle autorità locali interverranno Andrea Ventura, direttore dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca e Francesco Lucarini (Istituto storico della Resistenza di Lucca).
In tutta l’Europa occupata dai nazisti, la deportazione di esseri umani in campi di concentramento fu una pratica diffusa e organizzata dalle strutture di potere del III Reich.
L’universo dei deportati deve essere suddiviso in due parti: da un lato ci fu la deportazione ebraica, avviatasi nel 1938 e sviluppatasi in modo esponenziale dal 1941; dall’altro ci fu quella definita “politica” che prese di mira oppositori, dissidenti, non conformisti e così via, che si avviò nel 1933 e anch’essa cresciuta in modo impressionante nel corso del conflitto bellico.
Grazie alla ricerca del dipartimento di storia dell’università di Torino diretta da Brunello Mantelli e da Nicola Tranfaglia, conosciamo i numeri, i volti, i luoghi, le modalità e le finalità della deportazione politica dall’Italia nel corso del conflitto.
L’Istituto storico della Resistenza ha avviato un approfondimento su profili biografici dalla provincia di Lucca e, nel corso dell’iniziativa, proporrà i primi risultati di questo studio.