Migrazioni a teatro, via al progetto con le scuole

Raccontare l’emigrazione attraverso il linguaggio non convenzionale del teatro. Questo lo spirito del progetto Muselakwakaba – Colui che si sposta promosso dall’amministrazione comunale e dal Forum della cooperazione internazionale e che vedrà come protagonista l’attore Marco Brinzi. Lo scopo dell’iniziativa, che vedrà coinvolti tutti gli istituti superiori del comune di Lucca, è quello di riflettere, approfondire e conoscere sotto una luce diversa il tema quotidianamente dibattuto delle migrazioni. Un tema che coinvolge da vicino anche la provincia di Lucca che ospita sul suo territorio 288 richiedenti asilo.
Sei incontri, cinque dei quali al Cred di via Sant’Andrea e uno nell’auditorium dell’Itc Carrara, che tra febbraio e marzo coinvolgeranno circa cinquecento ragazzi. L’approccio utilizzato sarà fortemente interattivo: i ragazzi e le ragazze saranno coinvolti in prima persona e Brinzi proverà a capire cosa spinge i migranti a lasciare la propria casa e il proprio paese e a raggiungere l’Europa attraverso un viaggio pericoloso e doloroso: il tutto attraverso le testimonianze dei migranti stessi, raccolte direttamente sul campo, lasciando così spazio solo alla viva voce di chi è protagonista della propria storia. Gli studenti saranno chiamati anche a rappresentare quanto appreso durante gli incontri, realizzando video, disegni, testi, fotografie da pubblicare ed esporre. A ciascun incontro saranno presenti anche i rappresentanti del Forum per la cooperazione internazionale, che fin da quando è nato, nel 2014, ha sempre tenuto come elemento centrale il rapporto con gli studenti e le giovani generazioni.
“Le storie fanno diventare vere le persone che in questo modo non rimangono solo dei numeri. Per questo è importante raccontarle – dice l’assessora al sociale Lucia Del Chiaro – Attraverso questo progetto, vogliamo cercare di far mettere i ragazzi nei panni di chi decide di lasciare il proprio paese, per fargli capire quanto sia lunga e difficile la strada per la felicità per queste persone”.
“Abbiamo ricevuto una risposta molto positiva a questo progetto da parte di tutti gli istituti superiori del nostro territorio – ha spiegato l’assessora alle politiche educative Ilaria Vietina – Abbiamo trovato docenti e dirigenti scolastici estremamente sensibili ed interessati a questo tema. Sicuramente è importante il contenuto del messaggio ma lo è anche la modalità con cui lo vogliamo mandare: proponiamo ai ragazzi un’interazione diversa rispetto alla classica lezione frontale, in questo senso il linguaggio non convenzionale del teatro è molto efficace. Vogliamo offrire ai ragazzi la possibilità di approcciarsi a questo fenomeno così complesso con altri occhi. Spesso raccontare queste storie può essere doloroso per chi le ha vissute ma è importante farlo. Per questo ringrazio Marco Brinzi per la disponibilità che ci ha dato”.
“Questa per me è la quinta collaborazione con il Comune di Lucca ma è anche la più difficile – ha spiegato Marco Brinzi – Si tratta di un tema complicato ed estremamente attuale. Spesso ci rapportiamo a questo tema con indifferenza perché non lo viviamo in prima persona. Il mio obiettivo, al di la delle convinzioni di ognuno, sarà quello di far capire ai ragazzi perché una persona lascia la propria terra decidendo di mettersi in viaggio e di farli empatizzare con queste persone. Mi piacerebbe poi poter utilizzare il materiale che sarà realizzato durante questi laboratori in un mio prossimo spettacoli”.
“L’informazione che arriva dal decente viene purtroppo presa dai ragazzi come un’imposizione e non come un arricchimento personale – ha aggiunto Silvana Sechi del Forum per la cooperazione internazionale – Per questo raccontare queste storie attraverso il teatro può essere un buon modo per arrivare meglio ai ragazzi”.