D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini

15 febbraio 2019 | 13:00
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D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini
D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini
D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini
D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini
D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini
D’Andrea espone al Giglio le donne di Puccini

Pannelli di legno dipinti avanti retro che si innalzano verticalmente, sfondo scuro, colori ridotti al minimo, figure femminili dalla silhouette allungata, angeliche e diaboliche, vittime e carnefici. Sono le otto donne di Giacomo Puccini interpretate dalla mano del pittore e scultore lucchese di spessore internazionale Lorenzo D’Andrea.

La mostra La diva, la schiava, la cortigiana, la regina nell’opera di Giacomo Puccini allestita nel foyer del teatro del Giglio, ci introduce nel mondo simbolico e immaginifico dell’artista che ha esposto le sue opere nelle più grandi gallerie d’Europa. I dipinti sono stati presentati questa mattina (15 febbraio) dall’artista Lorenzo D’Andrea, dall’amico e scrittore Adolfo Lippi, dal sindaco Alessandro Tambellini e dall’amministratore del teatro Giovanni del Carlo e aprirà al pubblico alle 17,30. “Il teatro è uno spazio vivo per natura e, con l’occasione di ospitare le opere di questo grande artista, si rende luogo d’incontro tra diverse forme di cultura che si aprono alla città, rivestendo il Giglio di un importante incarico sociale oltre che artistico – introduce l’assessore del teatro Giovanni del Carlo-. Non solo è il luogo deputato alla fruizione di spettacoli di prosa e danza, concerti, opere liriche e quant’altro, ma anche un nutrimento per l’anima, lo specchio del tempo, della cultura, di un presente fatto di tradizione e slancio verso il futuro”. Lo sguardo delle donne di Puccini, tipico della femme fatale, assale infatti il suo pubblico all’ingresso, anticipando la fruizione dell’opera teatrale e sintetizzandone l’essenza. “La rappresentazione scenica si riassume nella pittura. L’ingresso del teatro è l’ambiente ideale per ospitare le opere di questo grande artista, in questo modo si antepone nell’ingresso ciò che si svolge nello spazio successivo – commenta il sindaco Alessandro Tambellini-. L’intreccio di parole e musica nelle opere di Giacomo Puccini narra storie di donne che giungono al culmine del loro destino mosse da istinti, passioni, emozioni che la pittura di Lorenzo D’Andrea riassume in un sembiante, una silhouette, un riferimento simbolico. Dall’afflato avventuroso di Manon, alla timida delicatezza di Mimì, dalla forzata espiazione di suor Angelica alla risoluta fedeltà di Butterfly, dalla mondanità di Magda nella Rondine alla gelida solitudine di Turandot, sempre è in gioco un’esperienza di vita che condensa in sé un carattere, un’educazione, un contesto sociale, i quali, per la forza della loro intensità, divengono emblematici di quel che si può muovere nell’animo di una donna. E D’Andrea, che è ritrattista geniale, quando interpreta le “donne” di Puccini pone sotto i nostri occhi un’esperienza concreta di vita, con quella linea d’ombra della possibile tragicità che può attraversare, inesorabile, la vita di ognuno. Non si tratta quindi, nei ritratti di Lorenzo D’Andrea, di restituire alla perfezione dei lineamenti; si tratta piuttosto di raccontare donne che hanno risposto alla sorte con la loro forza, la loro passione, il loro essere. Ecco allora che con una scala cromatica ridotta volutamente al minimo, col bianco e nero prevalenti che ci introducono in un’epoca senza tempo, D’Andrea ripercorre una ad una le donne di Puccini e riassume nella loro storia la sorte possibile di qualunque anima che voglia vivere”. Lorenzo D’Andrea ascolta in silenzio mentre accarezza il suo cane, come ogni artista preferisce siano le opere a parlare per lui. “Ringrazio tutti per aver permesso di ospitare le mie opere nella casa di Puccini -interviene il pittore -. In particolare ringrazio Adolfo Lippi, che presenterà giovedì il suo libro sulle donne del grande maestro e con il quale abbiamo avuto uno scambio artistico reciproco”. La mostra, già stata allestita lo scorso anno al teatro di Puccini, sarà visitabile nel foyer del teatro del Giglio esclusivamente negli orari di spettacolo da oggi (15 febbraio) a domenica 17 marzo. “D’Andrea è forse uno dei ritrattisti più bravi del nostro tempo. Ha dipinto tra gli altri Papa Francesco, Giulio Andreotti, Andrea Bocelli, allestendo mostre di livello internazionale – aggiunge lo scrittore Adolfo Lippi -. Le nostre arti si sono influenzate a vicenda. Lorenzo D’Andrea, illustrando le opere di Puccini, mette in evidenza il doppio lato delle donne, quello sensuale e quello violento, portando alla luce gli archetipi che hanno ossessionato la vita di Puccini”. Oggi (15 febbraio) all’inaugurazione l’artista cederà il suo ritratto di Puccini al sindaco Tambellini che a sua volta lo donerà alla Fondazione Puccini, riportando così a casa il Grande maestro.

Jessica Quilici