Preistoria, a Palazzo Pretorio le scoperte della grotta Guattari

La grotta Guattari al Circeo. Nuovi dati sui resti neanderthaliani di 50mila anni fa. Questo il titolo della conferenza che si terrà domani (21 febbraio) alle 17 nella sala conferenze di Palazzo Pretorio grazie all’Accademia lucchese di scienze lettere e arti.
L’evento sarà curato da Francesco Mallegni, docente ordinario di antropologia all’università di Pisa, che presenterà i risultati del ritrovamento in una grotta del Circeo (Grotta Guattari), di alcuni resti umani risalenti ad oltre cinquantamila anni fa appartenuti ad un individuo neanderthaliano. Questa antica popolazione di cacciatori, dimorava in grotte e in capanne e furono i primi umani a praticare la sepoltura dei cadaveri. Si estinsero circa 30mila anni fa con l’arrivo dell’homo sapiens. Il caso del neanderthaliano del Circeo è particolarmente interessante. Secondo l’originale interpretazione di Mallegni, per la quale l’individuò morì di fame per una neoplasia alla mandibola che gli impediva di nutrirsi correttamente e fu divorato da animali feroci, contribuisce a rimettere in discussione le vecchie teorie che lo volevano vittima di un duello e le fantasiose ricostruzioni sul comportamento tenuto dai suoi omologhi intorno a questi suoi pochi resti.