Parte il festival regionale di teatro amatoriale della Fita

Al via il festival regionale di teatro amatoriale Il ToscaNello organizzato dalla Fita provinciale e regionale in collaborazione con il Comune al teatro Nieri di Ponte a Moriano.
Il ToscaNello si aprirà domani (2 marzo) con uno spettacolo della compagnia dei Comici Gelosi che attinge a piene mani alla commedia dell’arte e che ci racconta la storia di un personaggio incredibile della storia teatrale toscana e non solo, il pistoiese Francesco Andreini.
Si tratta di due atti di Enrico Melosi realizzati in occasione di Pistoia capitale italiana della cultura 2017. La formazione artistica e letteraria di Francesco Andreini fu portentosa e avventurosa come la sua vita. Nato a Pistoia dalla nobile e agiatissima famiglia Cerracchi Dal Gallo, preferì assumere in arte il più semplice nome di Andreini, senza motivo dicono gli storici, ma io oso dire che questo testimonia ancor di più la sua pistoiesità e infatti Andreini è un nome molto pistoiese.
Avido di avventure, si arruolò a 23 anni nella flotta medicea dei Cavalieri di Santo Stefano che nelle galee pisane spazzavano il Mediterraneo infestato da pirati algerini e turchi. Purtroppo per lui in un’aspra battaglia navale con i Saraceni, il valoroso marinaio fu catturato e messo in una prigione, da cui riuscì a evadere dopo otto anni.
Ritornato in patria emerse improvvisamente sulle tavole dei teatri ambulanti, applaudito autore e interprete di diverse opere sceniche, curatore e animatore di tipi originali e divertentissimi, come il Dottor Siciliano, anticipatore di Dulcamara e come il picaro negromante Falsirone, che alternava il nativo linguaggio con il francese, lo spagnolo, il portoghese, lo slavo, il greco o il turco, tutte lingue imparate durante gli otto penosissimi anni di prigionia.
Pupillo e favorito della corte dei Gonzaga di Mantova, rifondò su solide basi la Compagnia dei Comici Gelosi, chiamò a sé la moglie Isabella e raggiunse l’apice del successo recitando le mirabolanti avventure del Capitan Spavento da Valle Inferna, temuto perfino dalla morte.
Ma, nel 1604, sulla strada di Lione, venne a mancare, durante un ennesimo parto, l’adorata moglie Isabella, senza la quale Francesco non seppe e non volle continuare la sua vita scenica e si dedicò, nei suoi ultimi anni, alla scelta e alla pubblicazione dei suoi numerosi scritti.
Morì a Mantova, nel 1624.
Spettacolo voluto dal direttore artistico Franco Checchi per omaggiare dovutamente un pistoiese nell’anno di Pistoia capitale della cultura.
Lo spettacolo narra le vicende di una compagnia di comici erranti: i Comici Gelosi e del loro regista, appunto Andreini, tra quotidianità di attori in erba e vissuti, vecchie attrici, litigi, gelosie, rancori e forse amori. Un giorno la compagnia riceve una lettera dai Medici di Firenze che richiedono una loro recita in occasione di un principesco matrimonio a Palazzo Pitti; è l’occasione di tutta una vita per Francesco Andreini.
La serata di premiazioni è prevista per il 13 aprile.
Gli spettacoli avranno inizio alle 21,15 e, per chi lo desidera, sarà possibile effettuare la prenotazione (o ricevere maggiori informazioni) telefonando a Rita al numero 320.6320032 oppure scrivendo all’indirizzo mail fitalucca@gmail.com. Il costo dell’ingresso è di 8 euro (ridotto 6 euro per i bambini tra i 6 e i 12 anni e speciale, per i tesserati Fita, mediante l’esibizione della tessera in corso di validità, 4 euro). Solo per la serata di beneficenza di sabato 30 marzo, a favore del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom), ingresso unico 10 euro, gratuito per bambini fino a 8 anni.
Il programma completo di questa rassegna è consultabile sul sito www.fita-lucca.it.