Rugby e etica, Biagi e Pastonesi lo dicono in sintesi






Il rugby come sintesi dei valori positivi dello sport, quali il rispetto e lo spirito di squadra. Questo il tema dell’incontro che ha aperto la terza giornata della quarta edizione del Festival della Sintesi, la manifestazione ideata e curata da Alessandro Sesti e dedicata alle brevità intelligenti. Ospiti della manifestazione in corso di svolgimento nella chiesa di San Cristoforo il giornalista e scrittore Marco Pastonesi e il capitano delle Zebre rugby e seconda linea della nazionale Italiana George Fabio Biagi. Presente in collegamento skype anche l’ala della nazionale Giovanbattista Venditti. L’incontro è stato moderato dall’ex rugbista e giornalista di Lucca in Diretta Luca Dal Poggetto. Con loro si è parlato dell’essenza del rugby e di come questo sport sia sintesi di valori come etica e fair play.
In compagnia dell’ex firma della Gazzetta dello sport (ora in pensione) Marco Pastonesi, del seconda linea della nazionale e di tanti giovani accorsi per assistere all’incontro, si è parlato di rugby a 360°.
George Biagi ha raccontato delle sue origini barghigiane e come da Barga sia partito, come tanti suoi concittadini, alla volta della Scozia. Qui ha scoperto la passione per la palla ovale che non ha più lasciato. Nonostante sia diventato un giocatore professionista non ha comunque abbandonato gli studi, laureandosi alla Bocconi. A dimostrazione che sport ad alto livello e studio sono compatibili se si ha il giusto spirito.
Biagi ha poi ricordato alcuni dei momenti più alti raggiunti nella propria carriera: la vittoria ad Edimburgo contro la Scozia nel Sei Nazioni del 2015 e quella di Firenze contro i mostri sacri del Sud Africa nel 2016. Due match destinati a rimanere nella storia del rugby azzurro.
L’obiettivo dell’incontro era far emergere il lato bello dello sport, un momento ben rappresentato dalla pratica del “terzo tempo”, caratteristica del rugby che vede entrambe le squadre mangiare e bere insieme dopo la partita. “Credo che il valore più importante che mi ha trasmesso il rugby – ha detto Biagi – sia il rispetto: non solo verso i compagni ma anche verso gli avversari e l’arbitro. Credo che sia la cosa che maggiormente distingue il nostro sport dagli altri. A rugby si da sempre il 100%, è una forma di rispetto verso gli avversari. Anche i tifosi sposano in pieno questo spirito ed infatti durante le partite di rugby le tifoserie delle due squadre sono sempre mescolate ma non ci sono mai problemi. Una partita di rugby è sempre una grande festa”.
Con il giornalista Marco Pastonesi, un autentico istrione, è stata invece ripercorsa la storia di questo magnifico sport fin dalle sue origini, da quella famosa partita di calcio in Inghilterra dove William Webb Ellis prese per la prima volta in mano il pallone e segnò una “meta”, passando per le storie legate al torneo delle Sei nazioni e ai mondiali, per arrivare ad alcuni miti di questo sport come Maci Battaglini (il primo giocatore italiano di rugby ad essere applaudito dal pubblico francese) e Jonah Lomu l’atleta simbolo degli All Blacks dopo di cui il rugby non fu più lo stesso.
L’incontro è stato fortemente voluto dal Panathlon di Lucca e in particolare dal suo presidente Arturo Guidi che ha riconosciuto nel rugby uno degli esempi migliori dei valori buoni che contraddistinguono lo sport.
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