Dieci mostre per 10 anni d’arte al Palazzo delle esposizioni



Dieci esposizioni per chiudere in bellezza i primi dieci anni di attività e guardare ai prossimi dieci, unendo insieme le forme d’arte tradizionali e contemporanee. È stato presentato questa mattina (12 marzo) nella sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino il programma 2019 delle mostre che saranno allestite all’interno del Palazzo delle esposizioni della Fondazione. Un spazio espositivo aperto agli artisti emergenti del territorio che guarda al futuro cercando di legare insieme la tradizione e le forme d’arte contemporanea come la street art, il fumetto e l’animazione. L’apertura ufficiale della stagione è in programma per sabato (16 marzo) con l’inaugurazione della mostra La Visionaria – 31 anni d’arte.
Il Palazzo delle esposizioni vuole essere un luogo aperto a tutta la cittadinanza attraverso un’opera di divulgazione e valorizzazione delle esperienze artistiche e figurative del territorio. La grande novità per questo nuovo ciclo di attività è rappresentata dalla consulenza artistica di Alessandro Romanini, docente dell’Accademia di belle arti di Carrara e direttore scientifico della Fondazione Ragghianti. Romanini ha inaugurato il 2019 con un saggio sulle opere regalate dai vari artisti che in questi dieci anni hanno esposto nel Palazzo. “Ringrazio la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Lucca Sviluppo per l’opportunità che mi è stata data – dice Romanini -. Il programma 2019 mira ad evidenziare ancora una volta la capacità espressiva e le diverse declinazioni della creatività del territorio lucchese. In questo contesto, vengono valorizzate le varie forme espressive, dalla fotografia al fumetto, dalla scultura alla pittura, fino a porre l’attenzione sulla storia della produzione artistica del territorio con le mostre di Ardinghi e Lovi”.
“Pur mantenendo un forte legame di continuità con l’attività svolta negli anni passati – conclude Romanini – l’intenzione è quella di porre maggiore attenzione sulla creazione artistica contemporanea, monitorando le forme espressive di qualità delle varie espoche storiche e delle varie discipline artistiche”.
“È importante guardare al futuro, ai prossimi 10 anni – ha detto invece il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Oriano Landucci – Il 2019 per noi è un anno di nuova partenza: vogliamo che il Palazzo sia una porta aperta sul mondo dell’arte per la città e un luogo dove gli artisti lucchesi possano esprimersi. Grazie al Palazzo, cittadini e turisti avranno la possibilità di confrontarsi con il bello. Ringrazio infine la Fondazione Lucca Sviluppo per il lavoro fatto, tutto gratuitamente”.
“L’obiettivo primario della nostra attività è quello di valorizzare gli artisti lucchesi – ha aggiunto Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Lucca Sviluppo che gestisce il Palazzo – Il Palazzo deve essere anche una ‘palestra’ per artisti ed espositori, di modo che possano muovere i loro primi passi in questo mondo. Cercheremo poi di dare spazio a tutte le forme d’arte, anche alla musica attraverso speciali composizioni che saranno realizzate appositamente per le mostre allestite”.
Il programma. L’apertura ufficiale delle esposizioni ci sarà sabato (16 marzo) con l’inaugurazione della mostra La Visionaria – 31 anni in arte, un’esposizione dedicata alle opere di Beatrice Brigante, una giovane artista lucchese scomparsa prematuramente all’età di 31 anni. La “visionaria” era il nome che la stessa artista aveva scelto per firmare le proprie opere. L’esposizione terminerà il 14 aprile.
Dall’1 maggio fino al 9 giugno sarà poi la volta di Street & urban art in Lucca: un’esposizione delle opere di due artisti protagonisti di questa disciplina che è entrata ormai a pieno titolo tra le forme d’arte riconosciute anche dai musei più prestigiosi: Moneyless & Aris. L’esposizione è curata da Gianguido Grassi.
Dal 15 giugno al 14 luglio, in programma una mostra multiforme sull’essenzialità dell’esperienza artistica di Mauro Lovi, architetto, pittore e designer lucchese che ha esposto in tutto il mondo e curato diverse mostre sia in Italia (Biennale di Venezia) che all’estero.
Dal 21 luglio al 4 agosto spazio poi alla fotografia con l’esposizione degli scatti di Daniela Lazzareschi, Sarah Binotto e Valentina Ramacciotti. Un percorso sul medium fotografico utilizzato in chiave espressiva contemporanea da tre artisti e l’illustrazione di tre diversi approcci e sensibilità sulla “scrittura con la luce”.
Dal 7 al 29 settembre esposizione delle opere di Giovanni Raffaelli, artista versiliese che lavora con materiali e tecniche misti dando vita a singolari ex voto e caleidoscopici reliquiari, con evidenti caratteristiche di ironia, di dissacrazione e di grottesco. La mostra è curata da Adolofo Lippi.
Dal 5 al 27 ottobre poi, in programma un’esposizione di una selezione dei più recenti lavori di Alessandra Pagliuca e Jacopo Da San Martino. Un duplice percorso nella pittura contemporanea, scandito dallo stile della giovane Pagliuca, che rilegge il genere realistico in maniera originale e attuale, e quello di San Martino che declina l’atinca arte del disegno in chiave contemporanea e lo mette in sinergia con il medium pittorico.
Dopo la parentesi dedicata a Lucca Comics & Games in cui il Palazzo delle esposizioni torna a trasformarsi in Palazzo dell’illustrazione, dell’8 novembre all’11 dicembre è il turno di Photolux Festival, con un progetto di Conquiste, rivoluzioni, oltre i muri. Una grande collettiva transmediale e multimediale che celebra i 50 anni dello sbarco sulla luna e racconta del ruolo significativo che da sempre il tema dell’esplorazione dello spazio e dell’osservazione della luna rivestono nell’arte.
Chiude l’anno, dal 15 dicembre 2018 al 26 gennaio 2020, la mostra a cura di Alessandra Trabucchi Giuseppe Ardinghi e Mari Di Vecchio: la cultura del Novecento a Lucca che prevede anche un concerto conclusivo di Bruno Canino. La mostra intende valorizzare, attraverso gli occhi e la vita di coppia degli artisti Giuseppe Ardinghi e Mari Di Vecchio, un particolare momento della cultura lucchese che si colloca tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
Luca Dal Poggetto