Sette e manipolazione mentale, incontro alla Fondazione Brf

Sette e manipolazioni. Se ne parlerà il prossimo 13 aprile alla sede di Fondazione Brf. I dati raccolti sono inquietanti. Quattro milioni di italiani fanno parte di un’organizzazione settaria. Sono persone inghiottite in quella zona grigia – che nel nostro Paese soffre di un inspiegabile vuoto normativo – che s’annida al confine fra l’adesione a un nuovo culto e la manipolazione psicologica. Abusi sessuali ed economici, violenze fisiche, vite distrutte e piccoli imperi sono colonne portanti di questo allarmante universo misterioso, recentemente al centro di un acceso dibattito culturale e politico anche dopo l’uscita del libro Nella Setta di Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni (Fandango Libri). Partendo dal testo – che ha recentemente ispirato due Ddl – il convegno Organizzazioni settarie e manipolazione mentale inquadrerà questo preoccupante fenomeno dal punto di vista scientifico e giuridico, coinvolgendo esperti nazionali di psichiatria e psicologia, ma anche avvocati e magistrati, per fornire un quadro ad ampio spettro di un fenomeno che tocca sempre più vite.
Il convegno vedrà la partecipazioni di professori psichiatri, neuropsichiatri, psicologi e filosofi, di fama nazionale e internazionale tra questi il professor Armando Piccinni, la professoressa Donatella Marazziti, Pietro Pietrini, Paolo Francesco Pieri, Claudio Bonito e la dottoressa Francesca Bressan. Inoltre saranno presenti il presidente e vicepresidente Cesap (Centro studi abusi psicologici) rispettivamente Luigi Corvaglia e Lorita Tinelli, il presidente Onpa (Osservatorio nazionale abusi psicologici) Patrizia Santovecchi, il giudice Magistrato Matteo Marini e l’avvocato Giuseppe Di Vetta.
“Vogliamo – spiega il presidente della Fondazione Brf onlus, Armando Piccinni – rispondere dal punto di vista scientifico a quella che si configura come una vera e propria emergenza. Quattro milioni di italiani sono coinvolti in situazioni di profonda sofferenza, e creare un incontro fra diverse professionalità quali medici e avvocati può essere fondamentale per riflettere su un problema nazionale da sempre poco considerato”.