‘Scrivere cinema’, premiati una serie tv e un lungometraggio

Una serie tv che racconta le disgregazioni familiari di oggi sullo sfondo di una Taranto industrializzata e un lungometraggio ambientato in Sardegna che attraverso la musica fa riflettere sull’abbandono delle proprie radici. L.a.f Love a Familiy di Donato Semeraro e Carasau Rock di Valerio Burli sono i due vincitori di Scrivere cinema, il corso di alta formazione sulla scrittura cinematografica che ha ospitato a Lucca dieci under 35 tra sceneggiatori, registi e produttori provenienti da tutta Italia per quattro settimane intensive.
Il progetto è stato realizzato col sostegno di Mibact e di Siae nell’ambito di Sillumina-Copia privata per i giovani, per la cultura e organizzato da Lucca Film festival e Europa cinema in collaborazione con la scuola Imt Alti studi di Lucca, dove questa mattina (28 marzo) sono stati annunciati i vincitori e il percorso formativo che li ha portati a questo risultato. I ragazzi saranno infatti premiati il 14 aprile durante il Lucca Film festival, dove avranno l’opportunità di mostrare i loro lavori ai grandi nomi del mondo del cinema che in quella settimana saranno in città. Ai due vincitori sarà poi consegnata un’opera d’ispirazione cinematografica del pittore lucchese Marco Saviozzi. Tra i presenti questa mattina il direttore della scuola Imt Pietro Pietrini, la ricercatrice in studi visuali Linda Bertelli, la regista e produttrice responsabile del progetto Cristina Puccinelli e Nicola Borrelli, presidente dell’associazione Vistanova. “Una collaborazione, quella con il Lucca film festival, che ha coinvolto l’intero ambito scolastico, andando a toccare le neuroscienze e la psicologia sociale – ha spiegato Pietrini – Dalla rappresentazione delle tragedie greche con finalità catartiche alle moderne tecnologie di cui oggi il cinema dispone, il film cambia i mezzi ma mantiene invariato il suo significato profondo di collant sociale. Oltre al valore scientifico e culturale, infatti, il corso si è inserito in una delle tante attività della scuola volte al dialogo con il territorio e le sue associazioni”.
I dieci partecipanti sono stati selezionati tra i cento candidati da una commissione di esperti, tra questi anche Linda Bertelli. “Un’esperienza costruttiva e istruttiva, per i ragazzi e per i professionisti delle diverse discipline che si sono confrontati per scegliere le proposte migliori – ha detto la ricercatrice – Tra i membri della giuria c’erano anche i rappresentati del centro nazionale del cortometraggio e short film market, del festival dei popoli, del Magna Grecia film festival e molti altri frequentatori di quel mondo”. Il corso gratuito di alta formazione si è svolto da ottobre a novembre e ha visto la condivisione intensiva di esperienze tra i ragazzi, seguiti da insegnati come Massimo Gaudioso, uno degli sceneggiatori più importanti italiani, autore con Matteo Garrone di Dogman, Andrea Jublin, candidato agli oscar con un cortometraggio, Agostino Ferrente, documentarista in concorso a Berlino quest’anno, Cosimo Calamini, sceneggiatore e documentarista, Tommaso Arrighi, produttore, Gino Ventriglia, sceneggiatore, editor e produttore, Leonardo Rizzi, sceneggiatore ed editor e Emiliano Ricciardi, professore in psicobiologia e psicologia fisiologica della scuola Imt.
“Gli obiettivi del corso sono stati definiti insieme – racconta Cristina Puccinelli, regista e attrice del progetto – L’idea era quella di partire da un soggetto che di volta in volta è cambiato fino a concretizzarsi in un lungometraggio, in un documentario o in una serie tv grazie al confronto e agli stimoli venuti fuori dal gruppo”. Il progetto, nato quest’anno, ha già in programma una seconda edizione, Sicrea, rinnovata e ampliata nei suoi contenuti. “In un mondo in cui la tecnologia è a disposizione di tutti sono proprio le belle idee a mancare – conclude Nicola Borrelli – Proprio per questo Lucca film festival si sta impegnando per integrare corsi didattici che vadano a sostenere e incrementare il processo di creazione”.
Jessica Quilici