Rivitalizzare il Nottolini, tavola rotonda del Vallisneri





L’acquedotto del Nottolini, per il territorio lucchese, è identità. Ne sono consapevoli gli studenti del liceo Vallisneri impegnati nel progetto Acquedotte che lunedì (8 aprile) dalle 10 alle 12,30 verrà condiviso, in una tavola rotonda, con enti, istituzioni e associazioni. L’obiettivo è anzitutto quello di sensibilizzare: fare cultura e memoria di un bene monumentale che segna, con il suo andamento rettilineo regolare, il paesaggio da Guamo a San Concordio. E quindi rivitalizzare un percorso storico che trattiene il vissuto della città, rilanciarne il valore di parco e passeggiata anche attraverso l’organizzazione di eventi e di campagne comunicative che utilizzino al meglio le potenzialità del web e dei social network.
L’appuntamento di lunedì farà il punto sul lavoro svolto finora dai ragazzi delle quattro classi coinvolte (del terzo e quarto anno, indirizzo scientifico, scienze applicate e linguistico) e aprirà all’ultimo modulo del progetto, quello propositivo. A presentarlo oggi (5 aprile) nell’aula magna del liceo di via delle Rose, oltre a una rappresentanza degli studenti, la dirigente scolastica Monica Ceccherelli, la tutor di Acquedotte Silvia Bigini, la professoressa Carla Caprio – responsabile del terzo modulo, quello centrato sugli aspetti comunicativi – e i rappresentanti delle realtà coinvolte: Ilaria Boncompagni per la Soprintendenza Abap, Camilla Gamucci per la Fondazione Promo Pa, il consigliere con delega alla scuola della Provincia di Lucca Luca Poletti, la presidente della commissione politiche educative del Comune di Lucca Teresa Leone e Federico Tognoni per la Fondazione Campus.
“Ci siamo dati l’obiettivo vi avvicinare i giovani a questo monumento – spiega Margherita Ragghianti, studentessa del terzo anno – e di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto di un bene comune. Vogliamo lanciare delle proposte, per poterlo frequentare e rendere vitale”. “Partiamo dal basso – continua la sua compagna di classe, Michelle Chiocchetti – per costruire insieme, a piccoli passi, un percorso di consapevolezza che parta dalla conoscenza, in primo luogo del valore paesaggistico del Nottolini. Confidiamo nella tavola rotonda di lunedì per poterci confrontare con le realtà che possono collaborare per valorizzare l’acquedotto e sottrarlo a un possibile degrado”. Appaiono centrati e determinati gli studenti del Vallisneri. Nel corso dell’anno hanno lavorato con passione al progetto, ed è percepibile. Hanno approfondito la conoscenza dell’opera recandosi all’Archivio fotografico lucchese e alla Fondazione Ragghianti, guidati dalla professoressa Ester Albertini; hanno intervistato il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, e quello di Capannori, Luca Menesini, così come alcuni abitanti. Ma non si sono fermati qua: capitanati dalla professoressa Rosangela Giorgi hanno saputo tessere un dialogo con i bambini dell’istituto comprensivo Don Aldo Mei: i più piccoli hanno a loro volta raccolto dalle loro famiglie memorie e aneddoti sull’acquedotto, restituendoli ai giovani del liceo. Sì, perché un luogo è anche il suo racconto. E ha bisogno di linguaggi e strumenti. Così i ragazzi, sotto la guida della professoressa Carla Caprio, si sono confrontati con il mondo anche complesso dei media, recependo piccoli ‘trucchi del mestiere’ da Il Tirreno, Lucca in Diretta e Noi Tv. E ora sono pronti ad affrontare la fase propositiva del progetto insieme al professor Franco Maffei. Un “compito di realtà”, come è stato definito oggi, che ha visto i giovani lavorare con autonomia e affetto verso il manufatto borbonico. “Ogni studente porta con sé una grande energia che – ha detto Ilaria Boncompagni – speriamo possa essere da traino per educarci, come comunità, nel piccolo del nostro quotidiano al rispetto dei beni artistici e all’umiltà di voler capire cosa ci troviamo di fronte passeggiando in una città come Lucca”. “Promo Pa collabora col Vallisneri dal 2016 – ha ricordato Camilla Gamucci – e la qualità dei progetti proposti è sempre stata molto alta. Il patrimonio della città, attraverso il lavoro dei ragazzi, ha l’opportunità di essere letto con occhi diversi, attuali: un’opportunità che è anche un servizio per la collettività nel momento della condivisione”.
Soddisfazione anche da parte della Provincia di Lucca, rappresentata da Luca Poletti: “Questo progetto è importante per quattro ragioni: perché rinsalda il legame tra scuola e territorio attraverso il dialogo; perché riporta al centro il tema dell’acqua come bene fondamentale e finito, non rinnovabile, prezioso; perché induce a riflettere su un’opera pubblica di ingegneria che ha avuto il merito di sapersi armonizzare perfettamente al proprio contesto territoriale: caratteristica che le opere pubbliche di oggi non sempre riescono ad avere. Infine – conclude Poletti – perché il progetto ha favorito collaborazioni tra istituzioni diverse con il comune obiettivo di una crescita culturale e sociale”. Dopo aver portato i saluti del sindaco, della giunta e del consiglio comunale di Lucca, la consigliera Teresa Leone ha sottolineato il valore delle parole scelte dalla scuola per promuovere il progetto: “Etica, estetica e memoria: una base forte per generare cambiamento. Tutto parte dalla scuola e mi fa piacere sottolineare che questi ragazzi hanno lavorato con i bambini della primaria. L’amministrazione comunale di Lucca ha a cuore l’acquedotto, manufatto voluto da una donna, Maria Luisa di Borbone, e lo dimostrano i lavori in partenza per la riqualificazione del tempietto di San Concordio e il progetto di pista ciclopedonale condiviso col Comune di Capannori”.
“Occupandoci di formazione e di turismo, non potevamo mancare – dice Federico Tognoni di Fondazione Campus – perché ci fa piacere contribuire a costruire la coscienza dei cittadini di domani, che passa anche dalla storia dell’arte. E sottolineo la parola ‘storia’ perché, come sosteneva Carlo Ludovico Ragghianti, ogni dettaglio dell’opera d’arte restituisce informazioni sul periodo storico del tempo in cui è nata”. L’acquedotto del Nottolini, nel tempo, è stato oggetto di studio e proposte: lunedì prenderanno la parola Rossana Cerbone del Fai; Alberto Martinelli, Matteo Montanari e David Lucchesi ideatori di un app per scoprire il monumento; Carla Caprio ed Elena Pino, con un progetto di parco tematico; l’associazione Il Tuffetto, sulla gestione della casa del fontaniere per attività didattiche; l’associazione La Ruota, per esperienze di escursioni naturalistiche lungo il Nottolini; Benedetta Satti, con la sua tesi di laurea sugli itinerari nottoliniani; l’istituto Pertini con le proprie proposte sul tema e il comprensivo Mei con le interviste che i bambini hanno rivolto ai genitori. Le domande saranno poste sia dagli studenti presenti all’evento sia tramite social. Infatti un gruppo di studenti ha creato il profilo Facebook Acquedotto Nottolini e l’account Instagram @acquedotte_lucca e chiunque può contribuire con post e commenti utilizzando gli hashtag #acquedotteLucca, #Nottolini e #acquedotteNottolini. Gli studenti che hanno progettato l’evento di lunedì sono Elena Caliolo, Paola Carli, Costanza Cerri, Michelle Chiocchetti, Giulia Dianda, Martina Dinucci, Maria Franchi, Matteo Gragnani, Iris Ute Gross, Marta Lencioni, Emma Matteucci, Margherita Ragghianti, Irene Romani, Alessandro Rosi, Laura Russo, Giulia Saraff, Francesca Soletti e Chiara Solinas.