Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”

18 aprile 2019 | 14:07
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Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”
Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”
Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”
Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”
Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”
Rutger Hauer, un mito a Lucca: “Italia mia seconda casa”

“Ho visto cose che voi umani…”, diceva l’androide Roy Batty in Blade Runner all’inizio del suo monologo finale destinato a rimanere per sempre nell’immaginario collettivo. Blade Runner (1982) è un film di fantascienza: nel 2019, in una Los Angeles distopica, replicanti delle stesse sembianze dell’uomo vengono fabbricati e utilizzati come forza-lavoro nei campi extra-terrestri. Non a caso, dunque, l’edizione 2019 di Lucca Film festival e Europa cinema, ha ospitato oggi (18 aprile) proprio Rutger Hauer (Roy Batty), attore di fama internazionale: “Sono onorato di festeggiare i miei cinquant’anni nel mondo del cinema proprio quì, a Lucca. L’italia per me è come una seconda casa, mi sono innamorato di questo paese durante le riprese di Ladyhawke, periodo in cui ho potuto ammirarne tutte le meraviglie artistiche”, dice Rutger Hauer.

Presenti alla conferenza di stamani (18 aprile) in San Micheletto, anche Nicola Borelli, presidente di Lucca Film festival, Stefano Giuntini, Cristina Puccinelli, direttori artistici della rassegna Lucca Effetto Cinema Notte, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Bertocchini e Paolo Tacchi, sponsor di Banca Generali.
“Domani sera – dice Stefano Giuntini, anticipando la grande serata di sabato sera, i cui dettagli verranno resi noti domani – sarà consegnato il premio alla carriera a Rutger Hauer, alle 20,30 al cinema Astra, dopo il red carpet. A seguire la proiezione del film Blade Runner. In omaggio a Hauer, anche un evento unico: sabato sera (20 aprile), dalle 19,30, in piazza San Michele, nell’ambito di Effetto cinema notte, Tears in rain, tribute to Blade Runner 2019 with Rutger Hauer. Una serata unica, un insieme di musica e immagini – conclude Giuntini – con la presenza, anche, di Federico De Robertis”.
Durante la conferenza Rutger Hauer ha sottolineato, anche grazie all’interazione con il pubblico, i passaggi salienti della sua carriera e le sue più importanti collaborazioni italiane: il regista Ermanno Olmi (La leggenda del Santo Bevitore, 1989), Dario Argento (Dracula 3D) e Giuseppe Ferrara (I banchieri di Dio): “Molte volte sono stato la seconda scelta – ha detto l’attore – ma non importa. Quello che importa è farlo, il film. Ad oggi mi ritrovo spesso a collaborare con registi e attori emergenti e questo mi gratifica molto perché mi permette di trasmettere tutto ciò che ho imparato ai giovani, così da poter contribuire alla crescita del loro talento. Si impara sempre dalla sconfitta, il successo non insegna, o quasi”. “In Blade Runner abbiamo immaginato molto ma non internet. Il web ha rivoluzionato il mondo e non conosciamo ancora la portata di questi cambiamenti – ha aggiunto Rutger Huger -. Quando abbiamo girato il film di Ridley Scott ambientato proprio nel 2019 – ha detto l’attore olandese – abbiamo anticipato molte cose, abbiamo visto il futuro in molti suoi aspetti, ma non abbiamo pensato e immaginato alla rete. Nel film infatti non c’era nessun riferimento al web e alla rete che ha portato enormi cambiamenti e non sappiamo quale sarà la portata di questa rivoluzione”. La star del cinema internazionale, poi, sui ricordi con i registi italiani, con cui ha lavorato, ha detto che “Ermanno Olmi è stato importante per la mia vita professionale e personale. Mi ha mostrato un lato del mio carattere (da attore) che non conoscevo”. A proposito di film meno riusciti, l’attore olandese, ha detto “non si impara niente dal successo ma s’impara dai fallimenti”.
Attivista e ambientalista attivo, la sua carriera è sempre andata di pari passo all’ideazione di progetti pro-bono, sostegno alle onlus, fino alla creazione di un sito web che porta il suo nome: “L’informazione è il mio focus migliore e inernet è l’unica risorsa in grado di realizzare il connubio perfetto fra realtà e virtualità. Io rendo il web relae e in cambio il web mi rende reale di fronte ad altre milioni di persone”. Infine i saluti: “Grazie Lucca per avermi ospitato – conclude Rutger Hauer – le vostre premiazioni sono sempre bellissime”.

Rebecca Del Carlo