Il Sorriso di Stefano porta ‘Il sogno d’oro’ in Russia

Molti apprezzamenti e tanto interesse hanno accolto il gruppo lucchese, sostenuto dall’associazione Il sorriso di Stefano, che ha proposto pochi giorni fa, all’accademia musicale moscovita Popov, la storia delle esperienze lucchesi nel settore dell’arte terapia, attraverso una conferenza e la proiezione del cortometraggio Il Sogno d’oro. Lo psichiatra della fondazione Mario Tobino, Enrico Marchi e il giovane regista Simone Rabassini, hanno potuto presentare, di fronte ad un pubblico di esperti, i risultati di un lungo percorso di riabilitazione psichiatrica che vede sullo schermo come protagonisti alcuni utenti dei entri di riabilitazione psichiatrica della Lucchesia, impegnati in una storia che ha per colonna sonora la musica di Puccini.
Prodotto dall’associazione Il Sorriso di Stefano in collaborazione con molti enti e associazioni locali del settore della salute mentale (Fondazione Mario Tobino, Associazione Lucchese Arte e Psicologia, Associazione Archimede, Asl di Lucca, cooperativa La Mano Amica) e il sostegno del Teatro del Giglio e della Bpm Cassa di Risparmio di Lucca, il lavoro del giovane regista lucchese Simone Rabassini, ha visto la direzione artistica di Carla Nolledi, ideatrice con Enrico Marchi del progetto e la sceneggiatura di Debora Pioli.
Il professor Enrico Marchi, consulente scientifico della Fondazione Mario Tobino e docente all’università di Pisa di arteterapia riabilitativa, ha tenuto una conferenza, che è terminata con la proiezione del film, nella prestigiosa sede accademica russa, diretta dal Rettore Aleksei Petrov, che ha introdotto gli ospiti dedicando loro un breve omaggio musicale ad opera dell’ensemble corale della stessa Accademia.
L’incontro ha avuto luogo grazie alla consolidata collaborazione tra l’associazione culturale Italo-russa Il nostro mondo – Il dialogo delle culture, nella figura della professoressa Masha Chernova, docente all’università di Mosca e il maestro Aldo Tarabella, compositore e musicista lirico lucchese, docente di arti sceniche presso la scuola di Musica di Fiesole, che ha tenuto all’accademia Petrov a Mosca una serie di master class sull’argomento agli allievi delle varie sezioni di canto lirico.
Moltissimi gli studenti e i docenti di arteterapia e psicologia presenti alla conferenza ed alla proiezione del film.
Il modello italiano e le esperienze lucchesi nel campo della salute mentale e della riabilitazione psichiatrica attraverso l’arteterapia hanno destato moltissimo interesse, dato il livello avanzato che vede all’avanguardia i nostri servizi nel settore delle buone pratiche sin dagli anni ’50 del secolo scorso, se non dall’Ottocento.
In particolare l’esperienza del cortometraggio Il Sogno d’Oro rappresenta un meraviglioso esempio di come la cura di soggetti affetti da disturbi psichici possa anche realizzarsi attraverso la musica, il teatro e in particolare il cinema, come ricordato dal regista Simone Rabassini, durante la presentazione avvenuta di fronte ad un pubblico di addetti ai lavori.
Il film ha ricevuto apprezzamenti per la regia, la sceneggiatura, la fotografie, le musiche e il montaggio un po’ dovunque sia stato proiettato, e in particolare in consessi accademici come quello di Mosca e Cracovia all’estero, mentre in Italia le sedi Universitarie che l’hanno accolto e utilizzato per fini didattici sono state quelle di Pisa e del DAMS a Bologna, senza contare altre importanti innumerevoli sedi.
Il sogno d’oro è un cortometraggio che vede protagonisti utenti dei Centri di riabilitazione mentale della lucchesia. Attori e attrici non professionisti che si sono rivelati straordinari interpreti sono stati affiancati dalla presenza importante dell’attrice Simona Generali e dell’attore Paolo Giommarelli.
Ricordiamo i costumi originali e appositamente perfezionati da Katrina Siceva (Anita Arrighi come assistente, Irene Tronci al trucco), e la partecipazione costante di Elisa Martini e Lele Panigada, affiancati da Alida Bondanelli. E naturalmente tutta la crew: Roberto Conti (aiuto regia), Daniele Addabbo (suono), Fabio Camillo (operatore di ripresa), Lorenzo Marchi (operatore di ripresa), Lorenzo Stanghellini (ciakkista), Giovanna Selis (backstage), Valeriano Spirito (grafica), Alberto Bambini (effetti visivi).
La professionalità, il talento e la passione sono stati gli strumenti del successo di tutti. Nessuno degli esecutori de Il sogno d’oro ha aderito alla sua realizzazione maturando l’idea di un’affermazione personale, ma immettendosi in un cammino, non sempre facile, che ha avutocome mèta il viaggio stesso.
Il sogno d’oro è una ninna nanna che Giacomo Puccini ha incluso nella sua La Rondine e nel film è una musica che si trasforma in immagini, in un viaggio nel tempo e nei luoghi del grande Maestro che si trasforma davvero nel sogno dorato verso un’altra dimensione di vita, in cui anche le piu’ pesanti storie di sofferenza personale si stemperano in una leggera ed elegante atmosfera di bellezza; un percorso che permette di superare quel pregiudizio e stigma psichiatrico che spesso rendono ancor piu’difficile il recupero e la guarigione; un percorso di recupero e cura che forse riscatta attraverso l’arte una vita difficile e talora dolorosa.
I docenti dell’accademia musicale Popov e delle facoltà universitarie di psicologia e psicopedagogia moscovite hanno espresso il desiderio di continuare la collaborazione e lo scambio culturale con Lucca.