Santa Zita, il nuovo ‘Miracolo’ è firmato chef Tomei

Burro, sale, farina 0, zucchero ed elicriso. E’ il terzo Mircolo di Santa Zita, firmato dallo chef stellato Cristiano Tomei. Un biscotto dal sapore salmastro alla ricerca dell’equilibrio tra il dolce e il salato che intercetta le influenze inglesi. “Un biscotto studiato nella sua mineralità – descrive lo chef Tomei di origini viareggine -. L’elicriso, comunemente Camuciolo, è un’erba che cresce davanti al mare. Quello tra la Darsena e San Rossore ha delle caratteristiche uniche, non solo perché la riserva è patrimonio Unesco ma anche grazie al clima che si crea per le Apuane. Questo è il mio modo di omaggiare Lucca di un pezzo di mare”.
Il nuovo biscotto è stato presentato questa mattina (24 aprile) nel Caffè biscotteria Santa Zita, in piazza San Frediano dallo chef Cristiano Tomei, da Michele Tambellini, proprietario del locale, dal socio e amico Carmine Mariniello e da Luca Benicchi della Lindbergh. “Il miracolo numero tre è il terzo biscotto che si inserisce in una collezione di originali, pensati per affermarsi nel tempo come prodotti lucchesi – spiega Luca Benicchi -. Un progetto ambizioso che sta riscuotendo un grande successo”. Il frollino all’elicriso è la terza proposta della caffetteria dopo il primo, composto da frolla verdure e spezie e il secondo, impastato con castagne grani antichi e pinoli. “E’ il terzo anno che i miracoli di Santa Zita diventano realtà – dice soddisfatto il proprietario dell’omonimo Caffè -. Sono biscotti apprezzati da lucchesi e turisti che quest’anno si arricchiscono della collaborazione dell’eccellenza Tomei, che da solo ha ideato questo biscotto”. L’idea dello chef stellato è quella di un biscotto ideale per abbinamenti di ogni tipo di tè, tisane e liquori, ispirato al frollino inglese delle cinque. Una ricetta segreta che affonda le radici nel mare di Viareggio, città natale di Cristiano. “L’elicriso ha un sapore rotondo con un finale amaro – spiega Tomei -, adatto a grandi e piccini. Un biscotto da accompagnamento che deve rimettere appetito, pensato per la selezione di infusi che Michele offre nel suo Caffè. Un prodotto che utilizzo nel mio ristorante per un dolce a base di ostriche e limone, un ingrediente pensato per avere una vita lunga. Fare lo chef significa condividere la propria esperienza con gli altri, e creare delle sinergie è fondamentale in una città dalle potenzialità di Lucca”.
A pochi giorni dalla festività di Santa Zita si presenta così il Miracolo numero 3, il terzo biscotto di un progetto che va avanti ormai da tre anni e che ha intenzione di continuare nel tempo.
Jessica Quilici