
Un lungo weekend di musica e cultura. Parte ufficialmente domani (2 maggio) alle 17 il Lucca Classica Music Festival. Il taglio del nastro prevede una breve cerimonia al teatro del Giglio che lascerà subito il posto alla grande musica, con il corno di Massimo Marconi e il celebre Appel Interstellaire, una delle parti più evocative della composizione di Olivier Messiaen intitolata Des Canyons aux Etoiles, viaggio musicale dal terreno allo spirituale.
A seguire, il primo grande ospite di Lucca Classica, Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto Enciclopedia Treccani e già ministro dei beni e delle attività culturali. Dialogherà con il critico musicale Sandro Cappelletto, nel primo degli incontri organizzati in collaborazione con il Cortile dei Gentili. Le parole lasceranno di nuovo spazio alla musica alle 17,45, sempre al Giglio, con un excursus storico nella musica al tempo di Leonardo da Vinci, del quale anche Lucca Classica celebra il 500esimo anniversario dalla morte. A interpretare musiche di DuFay e Obrechet saranno Stefano Albarello, Linda Severi e Rosita Ippolito dell’associazione Concentus Lucensis.
Protagonisti della parte finale della prima giornata di Lucca Classica saranno i giovani, prima con i solisti della classe di violoncello al Mozarteum di Salisburgo del virtuoso Enrico Bronzi, coordinati dallo stesso Bronzi, unanimemente considerato uno dei migliori violoncellisti in attività; quindi con il coro dei bambini e dei genitori della Scuola Sardi, diretto da Carla Nolledi, con la preziosa collaborazione di Giulio D’Agnello e la musica di Fabrizio De André.
Alle 21, infine, appuntamento alla chiesa di San Francesco con il concerto organizzato in collaborazione con l’Associazione Lucchesi nel mondo, che vedrà protagonisti, come ormai da tradizione, l’orchestra e il coro dell’istituto superiore di studi musicali Boccherini, diretti rispettivamente da GianPaolo Mazzoli e Sara Matteucci, e il controtenore Matteo Pigato. Molto particolare il programma, che vede la brillante Overture da Candide di Leonard Bernstein, il poema sinfonico Un americano a Parigi di George Gershwin e, ancora di Bernstein, i Chichester Psalms, opera tutt’altro che semplice da “incontrare” nelle sale, una selezione di testi biblici in lingua ebraica articolata in tre variopinti movimenti e completata nel 1965 su commissione del decano della cittadina inglese di Chichester.
Per maggiori informazioni www.luccaclassica.it.