Ad Anteprima Vini ‘Mille968’, il vino doc delle colline lucchesi

L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle ha segnato un importante anniversario, anche dal punto di vista enologico: quello della nascita della Doc colline lucchesi, una delle più antiche a livello nazionale. E proprio per celebrare la ricorrenza, cinque aziende di questa particolare denominazione – Fattoria Sardi -Giustiniani, Colle di Bordocheo, Fattoria Maionchi, Valle del Sole, Fattoria La Maulina – hanno deciso di produrre un vino celebrativo dal nome particolarmente simbolico: Mille968. Un vino di pregio, realizzato solo con le uve migliori delle cinque aziende – che diventerà uno dei protagonisti di Anteprima vini della Costa Toscana 2019, la più grande rassegna enologica di costa toscana, in programma il 4 e 5 maggio all’ex Real Collegio di Lucca.
A spiegare la genesi di questo progetto, che sarà presentato domani (4 maggio) alle 17, è il coordinatore Massimo Motroni, agronomo ed enologo che da anni collabora con le aziende vinicole della Lucchesia. “Questo progetto è nato nel 2013 dalla volontà di tre produttori della zona di mettersi insieme per fare qualcosa di bello e promuovere ancora meglio il nostro territorio e il vino che produciamo. Nel 2015 si sono aggiunte altre due realtà, arrivando alla composizione attuale che vede impegnate 5 aziende. L’obiettivo è valorizzare il vino ma anche il territorio da dove proviene, cercando di evidenziare come lo stesso vitigno possa produrre sfaccettature diverse in base a dove cresce. Il territorio delle colline lucchesi è molto variegato infatti: a distanza di pochi chilometri, dallo stesso vitigno si possono ottenere due vini anche molto diversi. Un fatto molto particolare”.
Una collaborazione che trova spinta anche nella profonda amicizia che lega i cinque produttori: Fattoria Sardi-Giustiniani, Colle di Bordocheo, Fattoria Maionchi (le tre originali), Valle del Sole e Fattoria La Maulina (le due che si sono aggiunte nel 2015). “Siamo tutti legati da profonda amicizia – aggiunge Motroni -. Incontrarci per noi è sempre un piacere e questo è molto importante perché se si riescono a superare gli individualismi si può fare rete e costruire qualcosa di buono. Come abbiamo fatto noi con questo vino che vuole essere un po’ il portabandiera del nostro territorio”. Amicizia, legame con il territorio e vitigni di qualità. Gli ingredienti per un prodotto di eccellenza ci sono tutti: “con questo vino abbiamo voluto celebrare l’anno di nascita della Doc colline lucchesi che è una delle più antiche d’Italia – aggiunge ancora l’enologo -. È un prodotto particolare che facciamo solo quando abbiamo uvaggi di eccellente qualità. Lo abbiamo prodotto nel 2013, nel 2015 e 2016, adesso ritorniamo con il prodotto della vendemmia 2018. Si tratta di un prodotto in divenire, per così dire, perché di anno in anno può variare in base alla qualità dei vitigni, anche se rispettiamo sempre il disciplinare della Doc, quindi usiamo solo ciliegiolo, moscato e canaiolo. Di annata in annata scegliamo le uve migliori di ogni azienda e se riteniamo che siano particolarmente pregiate, procediamo con la produzione. Il vino viene amalgamato e imbottigliato da un’unica azienda che poi lo redistribuisce in parti uguali. Si tratta di una produzione esigua per il momento: parliamo di 1500 bottiglie, proprio perché puntiamo sulla qualità e non sulla quantità”.
Ma cosa si potrà degustare nel laboratorio del 4 maggio? “Nella degustazione proporremo le annate 2015 e 2016 – spiega Motroni -. Mi piacerebbe anche riuscire a portare qualche bottiglia del 2013 per far apprezzare l’evoluzione nel tempo del prodotto. All’interno del laboratorio sarà presente anche l’Antica locanda di Sesto che proporrà alcuni abbinamenti con prodotti tipici, anche se ovviamente al centro rimarrà sempre il vino. Nel 2019 torniamo non solo perché ricorrono i 50 anni dalla nascita della Doc ma anche perché abbiamo delle partite particolarmente pregiate. Per questo siamo molto felici di essere presenti in un contesto prestigioso come quello di Anteprima Vini. Con questo prodotto volevamo fare qualcosa di bello per il territorio e crediamo di esserci riusciti”.