Parrocchia del centro storico celebra San Davino

La parrocchia del Centro storico di Lucca celebra San Davino con una serie di iniziative che andranno avanti da domenica (2 giugno) fino al 26 giugno. Il ricco programma di appuntamenti prevede sia appuntamenti religiosi sia di carattere culturale che si svolgeranno nella chiesa di San Michele per commemorare questo Santo Pellegrino proveniente dall’Armenia e morto a Lucca nel 1050, il cui corpo è custodito sotto l’altare maggiore della chiesa di San Michele in Foro.
Davino viene ricordato come un ‘santo pellegrino’ e un ‘santo della carità’ che incarna i valori della reciproca accoglienza. Il culmine delle celebrazioni sarà lunedì (3 giugno), giorno della Festa di San Davino. La messa solenne sarà celebrata nella chiesa di San Michele dall’arcivescovo Paolo Giulietti alle 18 alla presenza del Legato Patriarcale della Chiesa apostolica armena in Europa Khajag Barsamian e l’ambasciatore della Repubblica Armena nella Santa Sede, Garen Nazarian, giunti a Lucca proprio per commemorare il Santo che ha origini armene. Durante la celebrazione sarà eseguito il Mottetto del maestro Guido Masini in onore di San Davino. Le iniziative in programma però inizieranno già domani (1 giugno), alle 21 con il concerto del Canticum novum gospel choir insieme al gruppo proveniente dall’America Hand Bells, che porteranno in scena un concerto con oltre 50 campane (ingresso libero). La messa per San Davino, inoltre, sarà celebrata anche domenica (2 giugno) alle 10,30 e anche in questa occasione sarà possibile ascoltare per l’assemblea il mottetto del maestro Guidi (non sarà effettuata la messa nella basilica di San Paolino). A seguire, come di consueto, il Lions Club Lucca Le Mura, si occuperà di distribuire le ciliegie a tutti i presenti.
Giovedì (6 giugno) alle 17,30, si terrà un nuovo appuntamento culturale dal titolo Gli ultimi risultati dell’analisi paleo-antropologica sul corpo di S.Davino a cura del professor Gino Fornaciari dell’Università di Pisa. Seguirà poi l’intervento del professor Giovanni Macchia dell’Accademia Lucchese di Scienze, lettere e arti dal titolo Le Vie Medioevali al tempo di san Davino, dalla via Francigena alla via della Seta (Chiesa di San Michele). Venerdì (7 giugno) invece ancora un incontro a carattere religioso in San Michele con la Lectio divina sulla Misericordia a cura di Padre Bernardo di san Miniato al Monte – colui che ha recentemente predicato gli esercizi spirituali a Papa Francesco – in occasione delle Meeting Nazionale delle Misericordie che si terrà proprio a Lucca.
Gli appuntamenti dedicati alla cultura riprenderanno poi mercoledì (12 giugno) alle 12 con la presentazione del restauro integrale del pulpito della chiesa di San Michele, a cura del Dottor Paolo Cecchettini. Venerdì (14 giugno), poi, alle 21, l’appuntamento è con lo scrittore Moni Ovadia per l’incontro, introdotto da Raffaele Luise, dal titolo Dialogo sulla cultura dell’accoglienza: sulle orme di papa Francesco per trovare un nuovo lessico di umanità. Venerdì 26 giugno inoltre, nel giardino di San Pietro Somaldi (via Santa Gemme 40) alle 21, è in programma una tavola rotonda in collaborazione con la Caritas Diocesana sulla situazione della migrazione a livello mondiale e nel nostro territorio. Parteciperanno Francesco Paletti, responsabile dell’osservatorio regionale Caritas della Toscana e Daniele Albanese di Caritas Italiana, incaricato del progetto Corridoi umanitari.
Infine, da domani (1 giugno) a lunedì (3 giugno), nella chiesa di San Michele sarà possibile incontrare l’associazione Famiglia insieme onlus che porta avanti in Armenio il progetto Tessere per essere con lo scopo di migliorare le condizioni di vita di madri vulnerabili a rischio di abbandono del loro bambini. Sarò possibile conoscere e cooperare al progetto con l’acquisto di manufatti e tessuti realizzati dalle donne di Yerevan. San Davino è di origine armena ma è deceduto a Lucca il 3 giugno 1050. Davino arriva a Lucca nell’XI secolo e qui, accolto e curato, si mette al servizio dei poveri nell’antico ospedale. Subito dopo la sua morte la sua fama di santità si diffonde rapidamente e viene canonizzato già verso la fine del XI secolo. Durante lo scorso anno sono state eseguite una serie di ricerche sul corpo di San Davino, a cura del professor Fornaciari, che hanno portato e stanno portando alla scoperta di rilevanti particolari su questa figura che è considerato il protettore dei mal di testa.