Puccini si promuove con Barsanti e Matteucci, è accordo

Due realtà apparentemente distanti tra loro, ma accomunate da due fattori comuni: le origini lucchesi di Giacomo Puccini, Eugenio Barsanti e Felice Matteucci e la passione per i motori. È in quest’ottica che il Puccini Museum casa natale di Giacomo Puccini e la Fondazione Barsanti e Matteucci hanno siglato una convenzione finalizzata alla promozione reciproca. Grazie alla convenzione stipulata, chi presenterà il biglietto del Museo del Motore potrà accedere al Puccini Museum con una riduzione sul costo del biglietto di ingresso. Viceversa la Fondazione Barsanti e Matteucci, proprietaria del museo del motore a scoppio che si trova in via Sant’Andrea, garantirà un ingresso al prezzo speciale di 2 euro a tutti coloro presenteranno il biglietto del Puccini Museum.
Giacomo Puccini, grande appassionato di vetture, cominciò la sua carriera automobilistica acquistando, nel 1900, una De Dion-Bouton 5 cv, vista all’Esposizione di Milano di quell’anno e continuò ad acquistarne nel corso della sua vita. Tra le auto da lui possedute si ricordano anche una Isotta Fraschini, un paio di Fiat e, pochi mesi, prima della sua morte gli venne consegnata la modernissima e costosissima Lancia Lambda, con la quale compì il suo ultimo viaggio, il 4 novembre 1924, fino alla stazione di Pisa e, da lì, in treno per Bruxelles, dove subì la fatale operazione alla gola.
Padre Eugenio Barsanti e l’ingegner Felice Matteucci, invece, iniziarono a lavorare assieme per realizzare un motore più pratico della macchina a vapore, e nel 1853 progettarono il motore a scoppio, che utilizzava la combustione interna, e depositarono una memoria per tutelare la proprietà dell’invenzione all’Accademia dei Georgofili. Nel 1854, a Londra, ottennero la prima certificazione, cui seguirono brevetti in diverse nazioni europee. Grazie a loro fu dato il primo impulso all’industria automobilistica.