Extra Lucca, torna la Summer edition e l’olio sposa il vino





Ventitré aziende provenienti da dieci regioni diverse, sei differenti esperienze di gusto, quattordici vignaioli, assaggi gratuiti e mini-corsi: sembra un universo a parte, quello che si muove sotto il loggiato di palazzo Pretorio, affacciato su piazza San Michele. E, in effetti Extra Lucca Summer Edition – sorella minore, ma iperattiva, della manifestazione principale – è uno di quei posti in cui evadere dalla frenesia consumistica che attanaglia vite fatte di corsa per riscoprire che prendersi del tempo per cultura e qualità del cibo significa farsi del bene.
Del resto l’ormai arcinoto slogan L’olio è una cosa seria da queste parti viene preso assolutamente alla lettera: “La nostra – esordisce il padrone di casa, il maestro d’olio Fausto Borella – è prima di tutto una missione culturale”. Al suo fianco siedono l’assessore regionale con delega all’agricoltura Marco Remaschi, il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli e quello del teatro del Giglio, l’avvocato Gianni Del Carlo.
Tutti insieme, provano ad affrescare il perimetro di una manifestazione aperta dal 17 giugno fino al 31 luglio (dalle 11 alle 20), un atollo scolpito nel salotto buono della città e che macina quotidianamente frotte di turisti.
“Vogliamo cercare di proporre qualcosa di nuovo ogni anno – commenta ancora il maestro d’olio – e vedere così tanto pubblico per le eccellenze che presentiamo ci riempie d’orgoglio. Vorremmo far passare il messaggio – specifica – che l’olio di alta qualità ha per forza di cose un costo superiore, perché è un’altra cosa. Sono felice – aggiunge – che si siano unite a noi realtà virtuose (tra gli ospiti c’è anche la lucchese Villa Santo Stefano) che ci aiutano, in questi 42 giorni, a far scoprire l’altissimo valore nutrizionale dell’olio extravergine artigianale italiano”.
Abbinare alla kermesse invernale l’edizione estiva, con i suoi 23 produttori e le 52 etichette di olio da assaggiare, resta un’esperienza vincente anche secondo il sindaco: “Gli spazi cittadini saranno sempre aperti per Extra Lucca – commenta Tambellini – perché questa è una manifestazione importante per la tutela e la valorizzazione della nostra agricoltura collinare. Abbiamo conosciuto – ricorda – la crisi delle vigne e degli oliveti e sappiamo bene quali effetti disastrosi, in termini di sicurezza e paesaggio, possa avere un territorio non curato. Il prezzo? L’olio delle nostre zone esprime una qualità superiore, deve costare di più. Questa chiave per raccontare l’alimentazione esprime il nostro modo di appartenere alla vita”.
Concetti condivisi anche da Remaschi: “La Toscana è per il 67 per cento collinare e l’olio resta il prodotto che la rappresenta maggiormente. Per questo è del tutto normale che non possa costare meno di 12 euro al chilo”. Per aiutare a diffondere la cultura della qualità, l’assessore anticipa che “entro metà luglio presenteremo una nuova proposta di legge per portare almeno il 50 per cento delle produzioni toscane nell’abituale consumo delle mense scolastiche”.
Per Mercanti, ancora, “Il discorso che l’olio di qualità sia accessibile solo per pochi non regge, perché spendendo di più per prodotti che ci fanno stare meglio risparmiamo in spese mediche. Questa è una battaglia che stiamo portando avanti in scuole e mercati contadini”.
Sotto il loggiato di palazzo Pretorio c’è davvero soltanto l’imbarazzo della scelta, perché l’olio viene affiancato da una costellazione di altre realtà virtuose nel campo alimentare. Ecco dunque 14 vignaioli che spaziano dall’isola d’Elba alla Lucchesia, dall’Oltrepò Pavese a Siena, passando per Massa, Pisa e Livorno. Una sola etichetta di birra artigianale (Birroir) e due aziende di spiriti: Etna Bitter e Scuppoz. Poi c’è la parte gastronomica: il caseificio Bertagni della Garfagnana, per tutta la durata della manifestazione presenterà le eccellenza casearie; dai caprini freschi, al pecorino in più stagionature. Direttamente da Cantù la declinazione della bresaola di Giò Porro in tutta la sua maestria, da abbinare con gli oli di #else19 e con i pani de Il Buongustaio, forno di Vico Equense in provincia di Napoli. Per finire, i pomodori Cuore di Bue, da cui nascono i pelati Scovaventi, tanto amati dall’intramontabile Edoardo de Filippo.
I giovani studenti di Fondazione Campus e Scuola Made si occuperanno quotidianamente di assistere gli avventori.
“Questa è una manifestazione che parla della nostra tradizione – osserva Bartoli – e veicola un messaggio importante non solo per i turisti, ma anche per i lucchesi. Dobbiamo alzare sempre di più l’asticella della qualità, selezionando la clientela”.
Nel frattempo, Del Carlo conferma la sua disponibilità a replicare la manifestazione invernale al Giglio: “È stata un’esperienza altamente positiva e siamo pronti ad accoglierla nuovamente nella casa della cultura cittadina”.
Partner storici e nuovi sponsor si alterneranno sul pavimento del cinquecentesco loggiato: Audi Center Terigi presenterà le sue auto più innovative, mente Banco Bpm, rafforza la collaborazione attraverso aperitivi a tema con i propri clienti. Cartiere Carrara, leader della carta, continua a far conoscere il brand più importante: Tuscany, la bellezza della carta. Gesam e acqua Fonte dei Medici chiudono la stretta collaborazione con l’evento, che richiama ogni anno migliaia di persone. L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana, Comune di Lucca, Comune di Capannori, Fondazione Banco del Monte di Lucca, Confcommercio, Camera di Commercio, Lucca Promos e PucciniLand. Sposnor tecnici sono Italstereo, Tecnopiù, Explus, Naturanda e Italiana Ghiaccio.
Paolo Lazzari