Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale

27 giugno 2019 | 13:07
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Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale
Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale
Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale
Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale
Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale
Ponte a Moriano, alunni a scuola di cittadinanza digitale

D’estate la scuola elementare di Ponte a Moriano rimane aperta e diventa un laboratorio di comunità per creare opportunità costruttive di formazione, in perfetta sinergia fra didattica e territorio. E’ il caso del progetto Pon Cittadinanza digitale, voluto dal Miur per preparare i ragazzi al medoto digitale, sempre più richiesto nel mondo del futuro. Il finanziamento europeo, oltre a finanziare il progetto in modo da renderlo gratuito per tutti i ragazzi, ha permesso un rinnovo degli strumenti digitali all’interno dell’istituto e l’assunzione di personale competente, così da arricchiere il piano dell’offerta formativa.

“Cittadinanza digitale si divide in due rami – spiega Silvia Granucci, una responsabile del progetto – uno per la primaria e uno per la scuola media. I ragazzi della scuola media si sono occupati delle leggende sul paese di Ponte a Moriano, riscoprendo la cittadinanza attraverso le storie dei loro nonni o dei vecchi libri. Grazie al programma gratuito di Google (Classroom for education) poi, hanno creato ciascuno il proprio avatar inserendolo in una classe virtuale e si sono cimentati nell’utilizzo di strumenti utili per il futuro: video, blog, presentazioni, podcast. Inoltre hanno intervistato molti dei nostri compaesani, proprio nella piazza di Ponte a Moriano, allenandosi sulle tecniche di comunicazione di scrittura online. Oggi è qui a scuola Joe Natta, canta-storie lucchese, che canterà ai ragazzi, assime alla sua compagna, alcune leggende. I bambini della primaria invece – conclude – hanno utilizzato Minecraft per ricostruire digitalmente la piazza di Ponte a Moriano come era una volta”.
L’istituto comprensivo di Ponte a Moriano, già pioniere del progetto Senza zaino, apre ancora le porte alle attività integrate e di accoglienza che “vedono – dice la vicepreside Cristina Ferretti – la partecipazione non solo della scuola, ma anche della famiglia, dei soggetti del territorio, dell’Uibi e della comunità europea. Gli stessi negozianti si sono resi da subito disponibili per le interviste e le foto dei ragazzi e il progetto è stato accolto con entusiasmo da tutto il paese. Un grazie particolare dunque alla fondazione Uibi, al Comune e a tutte le famiglie. Oggi pomeriggio – conclude – in piazza, presenteremo ai genitori dei nostri alunni tutto il lavoro svolto e speriamo di essere di esempio anche per gli altri istituti perché la scuola diventi sempe di più un luogo di scambio e di integrazione”.

Rebecca Del Carlo