“Bellissime” di Piccinni in concorso alla festa del cinema di Roma

12 luglio 2019 | 13:25
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“Bellissime” di Piccinni in concorso alla festa del cinema di Roma

Bellissime sarà in concorso nella sezione Alice nella città della festa del cinema di Roma (17-27 ottobre) diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. L’omonimo docufilm è tratto dal libro Bellissime di Flavia Piccinni, che ne è anche prima autrice, ed è prodotto da Fandango e Timvision. Si tratta di una riflessione aperta sul culto dell’apparire, su cosa voglia dire essere bambine, adolescenti e madri, in un continuo gioco di rimandi tra passato e presente.

“Abbiamo cercato – spiega Flavia Piccinni – con l’altra autrice Antonella Gaeta, autrice di lavori incedibili come La nave dolce e Il bene mio, e con la regista Elisa Amoroso, di indagare cosa accade dopo che, da bambine, si è stati fra le baby miss più pagate al mondo e ci si è nutriti di applausi, visibilità, popolarità. Ma abbiamo cercato anche di raccontare che cosa era e che cosa è l’infanzia oggi, fra una foto su Facebook e una passata di mascara. Per farlo abbiamo scelto di raccontare una storia incredibile, quella di Giovanna Goglino e delle sue sorelle, nonché della loro madre Cristina Cattoni che oggi, quasi sessantenne, continua a sfilare in passerella, a fare concorsi di bellezza e a vincere fasce”.
Negli anni Novanta, Giovanna Goglino era infatti una delle bambine più famose al mondo: apriva quasi tutte le sfilate di Pitti Bimbo, era protagonista delle campagne di Barbie e di moltissimi altri marchi, era ricercatissima per pubblicità e sfilate.
“Siamo partiti dal passato per interrogarci sulla nostra società, sui cambiamenti epocali che abbiamo attraversato e nei quali stiamo annaspando, per riflettere sul culto della popolarità e dell’apparenza” spiega ancora la scrittrice Flavia Piccinni.
Il tentativo della pellicola non è solo quello di indagare gli stereotipi sostenuti dalla società, ma anche di ragionare sulle molteplici conseguenze che l’ossessione per l’apparire e per la bellezza possono produrre nei bambini e negli adulti. Il risultato – poetico e a tratti disturbante – non sarà per niente scontato.