Virtuoso&Belcanto, violista Giuranna a palazzo Pfanner

Palazzo Pfanner si anima di musica domani (17 luglio), alle 21,30, per il festival Virtuoso & Belcanto. Protagonista del concerto, il leggendario violista Bruno Giuranna, che si esibirà insieme al Trio Voces Intimae (Riccardo Cecchetti – fortepiano, Luigi De Filippi – violino, Sandro Meo – violoncello), eseguendo il Quartetto in sol minore KV478 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Nato in una famiglia di musicisti, Bruno Giuranna ha iniziato la sua carriera da solista nel 1954, quando ha eseguito la prima mondiale del Concerto per viola e orchestra di Giorgio Federico Ghedini, con la direzione di Herbert von Karajan. Da allora si è esibito regolarmente con orchestre di spicco come la Berlin Philharmonic, la Royal Concertgebouw Orchestra e la Scala di Milano, sotto la direzione di Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Sir John Barbirolli, Riccardo Muti e Sergiu Celibidache. Fu membro fondatore della rinomata orchestra da camera I Musici e violista sia del Quartetto di Roma, sia del Trio italiano d’archi. Professore alla Hochschule für Musik di Berlino e international Chair della Royal academy of music di Londra 1995-96, Giuranna ha tenuto corsi di perfezionamento in tutto il mondo. Prince consort professor di viola al Royal College of Music di Londra, insegna alla fondazione W. Stauffer di Cremona, al Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano. In apertura di concerto, il Trio Voces Intimae eseguirà il Trio in do minore op. 66 di Felix Mendelssohn. Il Trio svolge un’intensa attività concertistica internazionale, suonando per festival e associazioni di grande prestigio in tutto il mondo. I tre componenti, Cecchetti, De Filippi e Meo, si propongono di recuperare: “L’originaria trasparenza e le reali intenzioni dei compositori, attraverso suoni e fraseggi ad essi più familiari, riportando alla luce collegamenti e storie legate al brano”, dicono. A conferma della scelta del loro nome prediligono gli aspetti più sottili del repertorio:”Senza l’obbligo di suonare come una carica d’artiglieria ma piuttosto facendo sentire in qualche brano il ritmo di trotto di un cavallo e favorendo le mezzetinte, i sottintesi e le venature di malinconia, tutti aspetti che nel corso del Novecento sono stati disattesi”, affermano i tre musicisti. I biglietti per il concerto sono in vendita sul sito e un’ora prima del concerto a palazzo Pfanner.