Francigena e via del Volto Santo, arrivano i fondi

Un bando per la concessione di contributi destinati a realizzare e potenziare le infrastrutture sui tracciati degli Itinerari Etruschi per interventi di messa in sicurezza e adeguamento agli standard di fruibilità e percorribilità. Lo prevede una delibera, approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta, che stabilisce i criteri per l’accesso ai finanziamenti da parte dei Comuni interessati mettendo a disposizione oltre 280mila euro. Il bando si aprirà a ottobre.
Con questa misura si aggiunge un altro tassello fondamentale allo sviluppo della rete dei Cammini della Toscana che la Regione sta strutturando, seguendo quanto già fatto con la via Francigena. Oltre alla misura presentata oggi e quanto messo a disposizione per la Francigena sono a stanziati altri 625mila euro per i comuni degli altri Cammini (Via Romea Germanica, Via Romea Strata, Cammino di Francesco, Via degli Dei, Via Lauretana, Via del Volto Santo) il cui bando aprirà nel mese di settembre.
In questo caso si sostiene la realizzazione di percorsi che valorizzano la presenza degli Etruschi nella nostra regione e vanno incontro a quel turismo lento e sostenibile che sempre di più viene ricercato oggi. La delibera approvata ha l’obiettivo di adeguare l’assetto infrastrutturale degli Itinerari Etruschi della Toscana per garantire la piena percorribilità in sicurezza e le adeguate indicazioni dell’itinerario, offrendo un contributo a fondo perduto fino ad un massimo 80mila euro a soggetto, pari a non più del 80% della spesa ammessa a contributo.
Si tratta di un contributo importante in vista delle iniziative che nel 2020 caratterizzeranno l’anno degli Etruschi e che vedrà una evoluzione del distretto turistico Etruria meridionale costituita da ben 34 comuni che si sono uniti per formare l’embrione del prodotto turistico Toscana Terra Etrusca: un’aggregazione che ha scelto Chiusi come comune capofila ed un comitato scientifico di alto livello.
Il bando sarà gestito da Sviluppo Toscana che provvederà all’istruttoria dei progetti secondo una procedura a sportello in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Possono partecipare all’avviso i comuni che abbiano individuato un itinerario etrusco e che abbiano già redatto e approvato un progetto definitivo che rispetti le seguenti caratteristiche: estensione minima di 150 chilometri e almeno 2 province interessate per gli itinerari di interesse regionale; estensione minima di 75 chilometri e almeno 3 comuni interessati per gli itinerari di interesse locale.