Giglio, big per la nuova stagione. Boom di abbonati

19 luglio 2019 | 12:25
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Giglio, big per la nuova stagione. Boom di abbonati

Danza, prosa e, come da antica tradizione, la lirica. Con una straordinaria edizione di Virtuoso & Belcanto ancora in corso al Giglio si parla già di stagione autunnale: è stato presentato oggi (19 luglio) il programma del palinsesto 2019/2020 che anche quest’anno, con ben 7 grandi titoli e talenti d’eccezione, si presenta ricco e adatto ad ogni gusto. La stagione è stata presentata alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini, di Stefano Ragghianti, assessore alla cultura del Comune di Lucca;
per il Teatro del Giglio Giovanni Del Carlo (amministratore unico), Aldo Tarabella (direttore artistico) e Antonio Marino (direttore generale); Patrizia Coletta direttore Fondazione Toscana Spettacolo Onlus; Massimo Marsili in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca; Giuseppe Bartelloni per la Fondazione Banca del Monte di Lucca; Marco Guidarini direttore d’orchestra dell’opera lirica Tosca. Una stagione piena di grandi titoli ma anche di tante novità e buone notizie: la prima è che l’ultima stagione ha contato ben 1660 spettatori abbonati (il 20 per cento in più rispetto a tre anni fa). Il teatro, inoltre, ha cercato di venire incontro alle utenze riducendo i prezzi: il costo del biglietto per i posti con visibilità ridotta infatti da quest’anno sarà ridotto. In pentola, poi, ci sono anche tante idee dedicate alle famiglie: in progetto, infatti, anche un servizio di animazione per i bambini mentre mamma e papà si godono lo spettacolo.

“Mi colpisce la presenza di istituzioni e forze economiche venute qui oggi ad abbracciare quelle che sono le attività del nostro teatro – ha detto Giovanni Del Carlo – Questo dimostra quanto il Giglio sia importante per la città e quanto questa sia fondamentale per lo svolgimento dei suoi eventi”. Della stessa opinione anche il sindaco Tambellini: “Dalla grande affluenza di oggi possiamo vedere come il teatro appartenga all’intera città e non solo al Comune. Un programma pieno di titoli di grande spessore che celebreranno i 220 anni dall’apposizione del nome ‘Giglio’, scelto dalla nostra Maria Luisa di Borbone il 22 settembre del lontano 1819 per onorare il fiore che adorna lo stemma borbonico”.
Ma entriamo nel vivo dell’evento.
Lirica. La stagione si apre in ottobre con Tosca di Giacomo Puccini (venerdì 18 alle 20,30 e domenica 20 ottobre alle 16), titolo grandioso e monumentale del catalogo pucciniano, sullo sfondo della Roma papalina e dei suoi intrighi tra arte, amore e politica. Tosca sarà interpretata dalla affermata soprano Daria Masiero, il suo amato Mario Cavaradossi avrà la voce del tenore spagnolo Enrique Ferrer, già noto al pubblico lucchese per la sua intensa interpretazione di Dick Johnson nella produzione internazionale di Fanciulla del West di due anni fa, e di casa nei palcoscenici del mondo. La parte musicale è affidata alla bacchetta di Marco Guidarini, già raffinato e valente interprete della partitura di Suor Angelica e Gianni Schicchi nel centenario della loro nascita in occasione della messa in scena al Giglio nella scorsa stagione. Il cartellone prosegue a gennaio (venerdì 17 alle 20,30 e domenica 19 alle 16) con le maestose pagine del Rigoletto di Giuseppe Verdi, per una coproduzione in cui Lucca è partner dei teatri di Modena e Ravenna, a testimonianza della solida rete di coproduzioni nazionali e non soltanto regionali che il Teatro del Giglio sa intrecciare nel segno della lirica di qualità. La regia è di Fabio Sparvoli per la direzione di Aldo Sisillo, alla guida dell’Orchestra filarmonica italiana. Oreste Cosimo interpreta il Duca di Mantova, alla corte del quale si consuma la vicenda tragica del gobbo buffone Rigoletto (il baritono Devid Cecconi) e della sua bellissima figlia Gilda interpretata nelle serate di spettacolo da due diverse raffinate interpreti: Daniela Cappiello (17 gennaio) e Letizia Bertoldi (19 gennaio). Di non frequente programmazione, e per questo attesissimo a Lucca, arriva nel mese di febbraio (venerdì 21 alle 20,30 e domenica 23 alle 16) Carmen di Georges Bizet, in un allestimento dai tratti intensi e inquieti, frutto della virtuosa collaborazione del Teatro del Giglio con il prestigioso Ravenna Festival – Teatro Alighieri nell’ambito della Trilogia d’Autunno, che guarda alla lirica sul filo dell’invenzione e della creatività, in un efficace mix di giovani talenti, solida esperienza e moderne tecnologie. Questa Carmen sorge da progetto e ideazione di Cristina Mazzavillani Muti, ma reca l’impronta registica di Luca Micheletti, talento teatrale di poliedrica formazione, che inanella successi in ogni suo ruolo: nato attore (fu a Lucca con L’irresistibile ascesa di Arturo Ui – per cui ha vinto il premio Ubu 2011), poi magnetico Iago come baritono nell’Otello della scorsa stagione, torna oggi in veste di regista per una Carmen intensissima, inquieta. In buca l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, fondata dal Maestro Riccardo Muti, in questa occasione guidata dalla bacchetta di Vladimir Ovodok. A marzo l’ultimo titolo della stagione (sabato 14 alle 20,30 e domenica 15 alle 16), in coproduzione con i teatri di Pisa e Livorno è il ritorno di un’opera a cui il Teatro del Giglio è molto affezionato: si tratta di Napoli Milionaria di Nino Rota, su libretto di Eduardo De Filippo, per la regia di Fabio Sparvoli.
Prosa. Ad aprire la stagione è un’attrice molto amata dal pubblico lucchese: venerdì 25 ottobre (repliche fino a domenica 27, inizio spettacoli feriali alle 21, domenica alle 16) Angela Finocchiaro è la protagonista di Ho perso il filo, una commedia, una danza, un gioco, una festa in cui Angela, diretta da Cristina Pezzoli, è accompagnata da Le creature del labirinto. Da venerdì 15 a domenica 17 novembre è in scena l’omaggio a Shakespeare di Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka che, diretti da Antonio Calenda, propongono Falstaff e il suo servo. A gennaio, da venerdì 10 a domenica 12, Ettore Bassi è il professor Keating de L’attimo fuggente, appassionante versione teatrale del bellissimo film del 1989 di Peter Weir. Tornano, da venerdì 24 a domenica 26 gennaio, anche Alessandro Gassmann nella veste di regista e Maurizio De Giovanni in quella di drammaturgo con Il silenzio grande, novità italiana che vede come protagonista Massimiliano Gallo insieme a Monica Nappo e con la partecipazione di Stefania Rocca. Un altro beniamino dei frequentatori del Giglio è Neri Marcorè che ci propone, insieme a Ugo Dighero e a un folto cast – da venerdì 7 a domenica 9 febbraio – il nuovo spettacolo di Giorgio Gallione, autore e regista de il Tango del calcio di rigore. A febbraio, da venerdì 14 a domenica 16, arriva la nuova produzione dell’eccellenza teatrale lucchese, il Teatro del Carretto, che propone la sua versione de La tempesta, capolavoro di William Shakespeare riletto da Giacomo Vezzani, anche regista, con la supervisione di Maria Grazia Cipriani. Chiude la stagione, repliche da venerdì 20 a domenica 22 marzo, Silvio Orlando protagonista di un lavoro contemporaneo, un’altra bella novità italiana scritta e diretta da Lucia Calamaro, Si nota all’imbrunire, uno spaccato di vita divertente e commovente, grande successo all’ultimo Napoli Teatro Festival. Per gli spettatori e gli abbonati della stagione di prosa Fondazione Toscana spettacolo onlus insieme al Teatro del Giglio offre alcune promozioni speciali già collaudate, con successo, nella precedente stagione, quella del trentennale. Si parte con la “Carta dello spettatore”, per avere sconti negli altri teatri del circuito e partecipare a iniziative dedicate, fino ad arrivare a importanti sconti per i giovani. Insieme a Unicoop Firenze verranno realizzati progetti di promozione del pubblico destinati ad allargare il bacino degli spettatori: visite guidate al teatro e TCommunity, la giuria dei giovani under 25 che sceglierà il miglior spettacolo della stagione dal punto di vista della Xgeneration.
Danza. La stagione prende il via con Cenerentola (28 gennaio alle 21), ultima creazione del Nuovo BallettO di ToscanA diretto da Cristina Bozzolini, una coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino per la stagione 2019-2020; lo spettacolo, su musica di Sergej Prokof’ev, è firmato per coreografia, regia e drammaturgia da Jiři Bubenicek dalle fiabe dei Fratelli Grimm, e offre al pubblico una versione moderna della celeberrima storia dei Fratelli Grimm, che perde però gli elementi più classici e favolistici conservando la trama e i personaggi che tutti conosciamo, aggiornandosi e arricchendosi nella lettura contemporanea di Jiři Bubenicek tra metafore ed elementi simbolici. Secondo titolo in cartellone è il più amato tra i balletti classici, Il lago dei cigni (19 marzo, alle 21): con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov e le celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, lo spettacolo è presentato al Giglio dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, fondato nel 1969 da uno dei più famosi coreografi del 20esimo secolo, Leonid Yacobson. Fino ad oggi, la Compagnia si è esibita in moltissimi paesi del mondo, e ha ricevuto, in Russia, numerosi e importanti riconoscimenti. L’attuale direttore della Compagnia, Andrian Fadeev, vanta una carriera da primo ballerino del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Chiude il cartellone (7 aprile, alle 21) Les nuits barbares, ou les premiers matins du monde della Compagnia Hervé Koubi, compagine franco-algerina che dedica la sua ultima creazione al tema dell’origine della cultura mediterranea; al Giglio giunge uno spettacolo nel quale il coreografo Hervé Koubi riscrive una storia millenaria portando sul palco la paura ancestrale dello “straniero”, dell’altro da sé, rivelando la raffinatezza delle culture cosiddette “barbare”. Elementi storici e culturali si mischiano, dal punto di vista stilistico e grazie all’abile mano di Koubi, con il linguaggio della breakdance e dell’hip-hop, per crear un mix di generi insieme sensuale e spirituale. 
Informazioni e approfondimenti sugli spettacoli e sui prezzi di biglietti e abbonamenti: www.teatrodelgiglio.it.

Giulia Prete