Pucciniano, 2019 in archivio con oltre un milione di incassi

27 agosto 2019 | 09:41
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Pucciniano, 2019 in archivio con oltre un milione di incassi

Va in archio l’edizione 2019 del Festival Puccini, rassegna caratterizzata non solo dai concerti ma anche da mostre e altre iniziative che hanno coinvolto il territorio. Con la rappresentazione di Tosca di sabato (24 agosto), con il bis di E lucevan le stelle chiesto a gran voce da un pubblico entusiasta al tenore spagnolo Alejandro Roy, è calato il sipario sull’edizione numero 65 del Festival Puccini.

Una stagione che, partita dalla Tunisia con il concerto nell’anfiteatro di El Jem, è stata ricca di eventi: ai 6 titoli pucciniani La Fanciulla del West, Turandot, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, Le Villi, nelle 16 serate realizzate nel gran teatro all’aperto ha affiancato numerose altre manifestazioni tra cui la rassegna di concerti nel giardino di Paolina, il concerto Puccini Jazz registrato da Sony che sarà distribuito da dicembre in cd con l’etichetta Sony Classic, il balletto e le due mostre, Oblò e America Forever e numerose altre attività sul territorio nell’ambito della campagna I luoghi del cuore voluta dall’amministrazione comunale. Una stagione che si chiude con il segno positivo ed un incasso di 1.230.000 euro. Tre nuove produzioni tutte dirette dal maestro Alberto Veronesi, di cui La Fanciulla del West realizzata nei laboratori della Cittadella del Carnevale, Madama Butterfly frutto di una coproduzione con il teatro dell’Opera di Liegi dove sarà in scena dal  prossimo 13 settembre; Le Villi coprodotta con il Mupa di Budapest. Alle tre nuove produzioni si sono affiancati gli allestimenti di Turandot, Tosca e La Bohème. Anche quest’anno numeroso il pubblico giunto da tutto il mondo: 59 i paesi di provenienza, con spettatori giunti dal Brasile, dall’Argentina, dalla Groenlandia, dalla Corea, dalla nuova Zelanda e dall’India. Viaggi organizzati con gruppi giunti al Festival Puccini dall’Australia, da Taiwan, da Israele e dagli Stati Uniti. Anche nel 2019 tra i paesi europei di maggiore provenienza, il primo posto è del Regno Unito, seguito da Germania, Austria e Francia. Turandot e La Bohème i titoli che hanno richiamato il maggior numero di spettatori, ma Tosca e Madama Butterfly si confermano titoli di grande richiamo per il pubblico del Festival Puccini.
Un’edizione che ha visto calcare il palcoscenico del gran teatro in riva al lago da grandi interpreti pucciniani, stelle internazionali della lirica da Angela Gheorghiu, Josè Cura, Maria Guleghina, Stefan Pop, Amarilli Nizza, He Hui, Valeria Sepe, Bruno De Simone, Amadi Lagha solo per citarne alcuni, affiancati da giovani artisti ormai lanciati nella carriera ma formati e scoperti grazie alle attività di formazione della Puccini Academy.  
E mentre la Fondazione si appresta a dare avvio ad una intensa campagna di promozione dell’edizione 2020 il cui cartellone è già stato approvato dal consiglio di amministrazione, a Torre del Lago si allestisce il prossimo evento che sarà la serata unica della rappresentazione in forma semiscenica di Suor Angelica nel chiostro della basilica di San Francesco di Assisi.
Una serata nata nell’ambito della collaborazione tra la città di Viareggio e il Sacro convento di Assisi. Suor Angelica vedrà sul podio dell’orchestra del Festival Puccini il maestro Alberto Veronesi e nel ruolo di suor Angelica il soprano Donata D’Annunzio Lombardi che firma anche la mise en espace, con Annunziata Vestri nel ruolo della zia Principessa, due grandi artiste molto apprezzate nella rappresentazione con cui nel 2018 il Festival Puccini ha celebrato il centenario de Il Trittico