Inaugurato il monumento dedicato all’emigrazione






Taglio del nastro questa mattina (13 settembre) alla vigilia della Santa Croce per la nuova statua Oltre le radici, dedicata all’emigrazione lucchese nel mondo, installata sulla rotatoria di piazzale Boccherini. Tante le personalità presenti per il taglio del nastro: il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Luca Menesini, il vescovo Paolo Giulietti, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha finanziato l’opera Marcello Bertocchini, la presidente dei Lucchesi nel Mondo, Ilaria Del Bianco, il direttore della fondazione Puccini, Massimo Marsili. A illustrare il lavoro, che simbolicamente mostra un albero attaccato alle radici con un planisfero che mostra i cinque continenti, l’autore dell’opera, Stefano Pierotti.
Stefano Pierotti, l’autore della discussa opera, ha risposto per l’occasione ad alcune domande: “È una grande soddisfazione aver realizzato un opera che adesso è stata installata all’ingresso della città di Lucca, è stato un anno di lavoro impegnativo per la sua realizzazione . I materiali utlizzati sono difficili da lavorare ma li ho considerati adatti e rappresentativi per il contesto storico della città. Forse a qualcuno effettivamente l’opera o i materiali possono non piacere, ma anche questo è “arte””.
Pierotti spiega anche il significato dell’opera: “Il monumento ha vinto il concorso indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il tema era la rappresentazione dei lucchesi nel mondo. Lucchesi che mantengono le loro radici nella propria città, come una pianta che è vita e ha radici sul territorio, rappresentato da un muro. Un muro che spaventa e crea insicurezza, un muro che viene abbattuto dalle radici. E’ un opera che parla di emigrazione, ma che rappresenta bene anche l’immigrazione, perché anche chi raggiunge il nostro territorio si trova difronte un muro che va abbattuto grazie all’integrazione, queste persone vanno accolte”.
Anche il presidente della Provincia Luca Menesini è intervenuto all’inaugurazione. “Oggi è una giornata di festa per i lucchesi e per i lucchesi nel mondo, l’inaugurazione di questa opera è un’occasione per porre l’attenzione su un tema importante che e oggi molto sentito, emigrazione e immigrazione. Contano le radici rappresentate da questa pianta, radici che abbattono i muri e gli ostacoli che chiunque si trova nel momento che emigra”.
Il sindaco di Lucca Tambellini tiene a specificare che la scelta della giornata di oggi per l’inaugurazione non è causale ma è un’occasione di grande rilievo perché è la vigilia di Santa Croce, la festa più importante per la città di Lucca e i lucchesi. Il Volto Santo a sua volta è un simbolo rappresentativo per i Lucchesi di tutto il mondo.
“L’interpretazione dell’opera scelta – aggiunge Tambellini – è semplice e alla portata di tutti perché rappresenta le radici che ognuno ha sul proprio territorio, come una pianta che abbatte un muro in cui vi è inserito il disegno di un planisfero”.
“L’opera è stata scelta come vincitrice di un concorso per i 50 anni dei Lucchesi nel mondo a cui hanno partecipato 22 artisti famosi in ambito nazionale – dirigente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Massimo Marsili – la scelta è caduta su questo monumento perché ha come soggetto principale un albero e Lucca, con le sue mura, è chiamata “l’arborato cerchio”. Anche la scelta dei materiali è legata in qualche modo alla nostra opera più rappresentativa, le Mura, ed infatti il colore del monumento le ricorda e risulta integrato con il nostro territorio”.
Le foto di Paolo Pinori