In Fondazione Bml la consegna del premio Dispatriati con i Lucchesi nel Mondo

Venerdì (27 settembre) 18, nella sala dell’auditorium della Fondazione di Banca del Monte di Lucca si svolgerà la quarta edizione del Premio Dispatriati, della quale sono risultati vincitori Romano Toppan (testi) e Liliana Corfiati (illustrazioni) con il saggio Dante e i Dispatriati, sublimazione di un destino.
La serata condotta dai presidenti dei chapter Filitalia di Venezia, Carlo Mazzanti e di Roma, Stefania Schipani ha il patrocinio dell’Ufficio scolastico provinciale e della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Su iniziativa di Ilaria Del Bianco, presidente di Unaie (Unione nazionale associazioni immigrati ed emigrati) l’associazione Lucchesi nel mondo si è offerta di organizzare nella nostra città questo prestigioso evento che sarà introdotto dai saluti delle autorità cittadine tra cui il presidente della Fondazione Banca del Monte, Oriano Landucci, della dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, professoressa Donatella Buonriposi, e dell’assessore Ilaria Vietina per il Comune di Lucca.
Nell’ambito dell’iniziativa, saranno anche presentati gli elaborati vincitore del nando promosso da Unaie/Lucchesi nel Mondo nelle scuole, premiati lo scorso 13 settembre,.
“È impressionante il numero dei dispatriati nella storia dell’umanità: interpretando il concetto in senso più ampio, possiamo sostenere che la storia stessa dell’umanità coincide con l’infinito viaggiare verso l’altrove. In tre milioni di anni, dal primo essere umano che gli antropologi hanno battezzato Lucy, fino ad oggi, l’umanità è stata in perenne cammino: i flussi migratori hanno caratterizzato da sempre la storia e l’evoluzione dell’umanità e ancora oggi questi flussi sono consistenti e spesso drammatici – Si legge nell’introduzione del saggio risultato vincitore – Tuttavia lo scopo di questo saggio non è quello di trattare il fenomeno dell’emigrazione nella storia passata o attuale, quanto di concentrare la nostra attenzione in un fenomeno specifico e doloroso: quello degli uomini che sono stati costretti all’esilio, alla perdita della loro patria, di cui sono stati privati in modo personale, per motivazioni legate alla loro personalità, con la violenza, l’ostracismo e il rifiuto, generando privazioni, sofferenze, solitudine, precarietà esistenziale e morale. Dante è una di queste personalità e insieme a lui riscontriamo, negli annali della storia, moltissime altre personalità che diventano, per la loro fama, la loro intelligenza e il loro coraggio, simboli di uno stigma sul quale occorre meditare profondamente, non solo per una considerazione relativa ai diritti umani, ma per una scelta di valori di civiltà. Tuttavia, c’è un elemento paradossale nel tema dei dispatriati, degli esuli, degli stessi scomunicati: è quasi un paradigma costante il ruolo che molti di essi hanno giocato a favore di una società aperta, di una società innovativa, di una creatività individuale che trae la sua linfa proprio dal loro essere feriti nel loro senso di appartenenza, dal rifiuto al quale sono stati sottoposti loro malgrado”.
La giuria ha segnalato anche l’opera Concetta di Concetta Voltolina Kosseim. Il fondatore di Filitalia International professor Pasquale Nesticò si collegherà da Philadelfia per porgere il suo saluto e la soddisfazione per la prosecuzione dell’iniziativa. Saranno ricordate Renza Bandiera, vincitrice 2016 con il libro Izourt, Roberta Sorgato vincitrice 2017 con il libro Anima e Dintorni e Francesca Benvegnù vincitrice 2018 con il libro L’Arca di Bepi Joe, in fuga dall’Istria. Romano Toppan, laureato in teologia e in psicologia, già docente universitario di economia del turismo Università Ca’ Foscari di Venezia e Università di Verona è l’autore dei testi del libro (in italiano e inglese) mentre Liliana Corfiati, pittrice, è l’autrice delle illustrazioni.
Il libro sarà pubblicato nel corso del 2020 per i tipi della Mazzanti Libri di Venezia.