In cattedrale installazione dedicata ai migranti

31 ottobre 2019 | 08:20
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In cattedrale installazione dedicata ai migranti
In cattedrale installazione dedicata ai migranti
In cattedrale installazione dedicata ai migranti
In cattedrale installazione dedicata ai migranti

Da ieri (30 ottobre) in concomitanza con Lucca Comics e su iniziativa del vescovo Paolo Giulietti e del pastore valdese Antonio Adamo, la cattedrale, il tempio valdese di Lucca e la chiesa di san Cristoforo ospitano Eldorato – Nascita di una nazione, un progetto di arte contemporanea ideato dal fiorentino Giovanni de Gara e dedicato al tema delle migrazioni e dell’accoglienza.
Le porte delle due chiese saranno rivestite d’oro utilizzando le coperte termiche in cui vengono avvolti uomini, donne e bambini quando, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano nella “terra dell’oro” in cui speravano di trovare pace e lavoro e dove sempre più spesso, invece, trovano porti chiusi o attese infinite in non-luoghi recintati a doppio filo.

L’installazione temporanea ha l’obiettivo di promuovere una riflessione profonda sull’accettazione del diverso da sé, sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano.
“Ho scelto di ospitare il progetto Eldorato – spiega il vescovo – perché troppo spesso quando si parla di migranti ci si ferma ai numeri, mentre ciascuno di essi è una persona, una storia, un volto… Prima di ogni giusta considerazione sulla legalità, praticabilità e logistica dell’accoglienza, deve venire l’umana e cristiana pietà per altri esseri umani. L’abbraccio di una coperta termica è poca cosa, ma per molti significa la fine di una dolorosa odissea”.
“Le coperte termiche nel nostro immaginario collettivo sono il simbolo delle migrazioni – aggiunge l’artista – ma sono comunemente impiegate per il soccorso di chiunque abbia bisogno di calore e accudimento. Mi piace pensare a questa installazione come a un invito a riflettere sull’urgenza di andare oltre le barriere che costruiamo ogni giorno nei confronti di chi sfugge alla conformità, proviene da luoghi diversi o prega un altro Dio. Vorrei che quest’oro degli ultimi e degli scartati (come dice Papa Francesco) ci aiutasse a guardarci dentro e a specchiarci nell’altro”.
“La porta fasciata dalle coperte termiche – racconta il pastore valdese Antonio Adamo – rappresenta per noi l’accoglienza fraterna degli esseri umani che vivono la condizione estrema di fragilità e precarietà. La chiesa valdese di Lucca si rende visibile alla città, rinviando tutte e tutti al messaggio di amore del Vangelo di Gesù Cristo: Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo ha accolto voi (Romani 15, 7-8).”
Il progetto Eldorato, il cui lungo viaggio ha preso il via nel giugno del 2018 dalle porte dell’abbazia fiorentina di San Miniato al Monte, arriva a Lucca dopo aver fatto tappa sulle porte di oltre cinquanta chiese cattoliche, valdesi, metodiste e luterane e di alcuni luoghi comunitari simbolici come il Maschio Angioino e il Palazzo delle Aquile (sedi del Comune di Napoli e di quello di Palermo), il carcere di Venezia e l’aula magna dell’Università di Bologna.
Il progetto sarà raccontato in un docufilm che seguirà ogni installazione raccogliendo storie e riflessioni di quanti si uniranno durante il suo percorso. Tra i primi ad aderire padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte; Tomaso Montanari (storico dell’arte); don Andrea Bigalli (Libera); Stefano Mancuso (scienziato); Francesco Malavolta (fotoreporter, da vent’anni al seguito dei popoli in movimento alle porte dell’Europa); don Carmelo La Magra (parroco di Lampedusa); Leoluca Orlando (sindaco di Palermo); Francesco Montenegro (Cardinale di Agrigento); Peter Ciaccio (pastore della chiesa valdese di Palermo); don Nandino Capovilla (parroco a Marghera); don Massimo Biancalani (parroco a Pistoia); Luigi De Magistris (sindaco di Napoli); don Antonio Loffredo (parroco della chiesa della Sanità di Napoli); Padre Alex Zanotelli (missionario); Frate Benoit Standaert (esegeta biglico, eremita benedettino); Padre Enzo Fortunato (sacro convento di Assisi), don Paolo Farinella (teologo, Genova), le Diocesi e i Comuni di Brescia e Marsala e don Roberto Vinco (parroco, Verona).