Amor vincit, via alla mostra di Pruno al Lucca museum

2 novembre 2019 | 12:52
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Amor vincit, via alla mostra di Pruno al Lucca museum

L’incontenibile e indiscusso potere dell’amore che vince su tutto. L’artista Serena Pruno ci propone una riflessione sulle varie sfaccettature di questo sentimento attraverso la sua mostra personale dal titolo Amor Vincit, a cura di Maurizio Vanni, allestita dal 5 novembre al 7 gennaio nel Lucca Lounge & Underground (ingresso libero). L’esposizione è realizzata con il patrocinio del Comune di Lucca, con il supporto dell’associazione “per Valentina Onlus” e lo sponsor tecnico Steiner Chocolate. L’inaugurazione alla presenza dell’artista si terrà sabato (9 novembre) alle 17.

Serena Pruno omaggia i mondi legati all’amore: quello coniugale e filiale, quello divino e verso l’umanità in generale, ma anche quello mercenario o che è vittima di violenza. Tra le varie opere in mostra troviamo un importante ciclo pittorico dedicato all’Hyperotomachia Poliphili, un’opera allegorica che descrive il viaggio dell’anima del giovane Polifilo alla ricerca del suo grande amore Polia. “Una successione di scene – sottolinea il curatore Maurizio Vanni – che dimostrano una fantasia straordinaria, erede della mitologia greco-romana, che esalta la totale propensione alla simbiosi tra l’uomo e la natura, tra l’individuo e se stesso, tra la persona e il bene senza condizioni nel tentativo di dimostrare che l’amore vince sempre”. Le composizioni della Pruno risultano misurate, caratterizzate da colori caldi e da una tecnica controllatissima. Mostrano una grande attenzione alla luce e una superficie sempre pronta a meravigliare attraverso contesti improbabili, ma plausibili. “La narrazione della Pruno – continua Vanni – si apre a un susseguirsi di sollecitazioni visive che hanno a che fare con contesti surreali, elementi architettonici di fantasia, labirinti, volumi prospettici, una foresta impenetrabile nella quale il giovane incontra draghi, lupi, fanciulle e tante altre cose inspiegabili, ma riuscirà sempre a cavarsela per la forza del suo cuore e del suo amore. Alla fine incontrerà la sua amata, ma l’avventura non finirà lì”. I suoi dipinti non gridano, ma sussurrano lacerazioni, dolore, amore senza tempo, vita eterna e gioia di vivere. “Nel viaggio dell’anima – conclude Vanni –, i concetti razionali di tempo e di interdimensionalità svaniscono: il nostro spirito e la nostra mente, spinti da un amore che non ha più relazione con la terrestrità, ci permettono di raggiungere quella che potremmo definire coscienza divina”.