Oltre 400 studenti allo spettacolo su S.Anna di Stazzema

Sono stati circa 400 gli studenti delle scuole superiori lucchesi che in questi giorni hanno partecipato al doppio spettacolo Ich War Da, promosso dall’amministrazione comunale, pensato e interpretato da Marco Brinzi, con la partecipazione di Caterina Simonelli. Un successo di partecipazione incredibile, confermato anche dalla forte commozione che le ragazze e i ragazzi presenti hanno provato di fronte alla rappresentazione teatrale che porta sul palco la strage di Sant’Anna di Stazzema.
Al San Girolamo è così andato in scena un ipotetico dialogo tra un giornalista e uno dei massacratori della strage di Sant’Anna di Stazzema, attraverso cui si sviluppa lo spettacolo corredato anche dalle fotografie di Oliviero Toscani tratte dal libro 12 agosto 1944 – I bambini ricordano. Brinzi, nelle vesti del massacratore nazista, compie un esercizio di memoria, attraverso cui riflettere su come un evento del passato possa lasciare tracce nel presente ed è per questo motivo che ricordare diventa un’azione necessaria e quotidiana. Accanto a lui sul palco c’è l’attrice Caterina Simonelli, che indossa i panni di un’eroina alla ricerca di una profonda giustizia, quella che dia una degna sepoltura ai suoi cari e al suo passato.
Durante gli incontri, oltre all’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina, sono intervenuti anche lo storico Gianluca Fulvetti, il professor Luciano Luciani, e le testimoni-superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema, Adele e Siria Pardini. Presenti anche le studentesse Chiara Bertolli e Angelica Dianda che hanno partecipato al campo della pace di Sant’Anna di Stazzema, un progetto finanziato dal ministero degli esteri tedesco, che da tre anni organizza dal 3 al 14 agosto un campus dove ragazzi italiani e tedeschi, dai 17 ai 25 anni, possono approfondire e dibattere sugli eventi legati a Sant’Anna di Stazzema.
Ich War Da rappresenta quindi un altro tassello di progetto di teatro impegnato portato avanti dall’amministrazione Tambellini, concretizzatosi anche con l’apertura della Casa della memoria e della pace, che sempre più darà corpo e sostanza all’azione quotidiana di attualizzare e valorizzare la memoria.
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