Stop violenze, una giornata per i diritti dell’infanzia

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza tornano in primo piano a Lucca grazie ad una serie di iniziative e ad un percorso formativo organizzato dal Comune in collaborazione con l’Unicef. Una serie di confronti per rispondere a domande cruciali: chi conosce i diritti delle bambine e dei bambini? Chi li difende? Chi controlla che siano rispettati? Le risposte arriveranno durante le iniziative organizzate per i 30 anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Anche quest’anno saranno consegnate le cittadinanze simboliche a 226 bambini, figli di stranieri residenti a Lucca.
Sabato (16 novembre) all’auditorum San Romano, dalle 9,30 alle 12,30, si terrà un appuntamento formativo a cura di Lisa Battisti, psicologa giuridica e formatrice, dal titolo Il diritto di bambine, bambini e adolescenti ad esser protetti da ogini forma di violenza. Si tratta di un incontro di formazione congiunta rivolto in particolare a docenti e genitori sulla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Domenica (17 novembre) all’aditorium Agorà, alle 17, si terrà il concerto E giunse l’Angelo dalle chiavi di luce a cura di La dama e l’Unicorno. I brani musicali eseguiti rappresentanto una narrazione circa il mondo dell’infanzia, dei conflitti che la minacciano ma anche delle note più gioiose e quiete. Lunedì (18 novembre) sarà la volta dell’incontro dal titolo Scrivere e leggere per e con le bambine e i bambini, durante il quale si svolgerà la presentazione dei libri di Barbara Scattini con Teresa Leone, Maria Grazia Anatra e Silvia Angelini. L’appuntamento sarà nellla Sala Maria Eletta Martini al Cred (via Sant’Andrea 33). Infine, mercoledì (20 novembre) alle 17, a Palazzo Santini si terrà il Consiglio comunale in seduta congiunta con il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze. Sarà questa l’occasione per i giovani consiglieri del Ccrr di raccontare il percorso da loro svolto, in collabraozione con Unicef, sul tema dei diritti. Durante la seduta del Consiglio sarà anche conferita la cittadinanza simbolica a 226 giovani di età inferiore ai 18 anni. Con questa iniziativa che si svolge ormai da diversi anni il Comune di Lucca conferisce la cittadinanza simbolica a bambini di età inferiore ai 18 anni residenti a Lucca e figli di genitori stranieri. Il gesto simbolico intende promuovere l’uguaglianza tra le persone, l’inclusione sociale e il senso di appartenza alla comunità; unisce inoltre, con un ponte ideale la cultura, di provenienza con quella dove i giovani stanno crescendo per contribuire a doffondere l’idea che una comunità e composta dalle persone che lì vivono e crescono.
“Quest’anno, in occasione dei 30 anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, abbiamo organizzato queste iniziative, lavorando insieme all’Unicef già dall’ottobre scorso, per dare rilevanza alla questione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per fare in modo che tutti conoscano il testo della Convenzione, attualmente non adeguatamente approfondita, e per far sì che si faccia un punto sulle inadempienze che ancora oggi, in molti Paesi, sono presenti – spiega Ilaria Vietina –. Le inadempienze sono gravi in alcuni Stati come la Siria, ma anche l’Italia non è esclusa: nel Rapporto realizzato dall’Autorità competente, l’Italia ha ricevuto una serie di osservazioni, sulle quali noi vogliamo lavorare, per far sì che divengano il perno per una serie di linee politico-amministrative da adottare, anche col sostegno e la guida di Unicef. Il Comune di Lucca è sempre stato attento a questi temi e diritti, tra i quali il diritto all’ascolto e al diritto di cittadinanza, perché abbiamo una certa responsabilità rispetto al nostro territorio”.
“Il 20 novembre – spiega Silvana Miraglia -, esattamente il giorno dell’anniversario della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sarà la giornata mondiale e significativa per far capire che tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti, peraltro sanciti dalla Convenzione, che attualmente non viene sempre applicata. Il 25% degli infanzia, a livello globale, purtroppo non gode di questi diritti e ha grosse sofferenze, come la malnutrizione, la mancanza di cure, cibo e acqua potabile. Pensiamo ai bambini nati in Siria: sono nati con la guerra e con essa sono costretti a convivere, non possono neanche godere del diritto al gioco, che è il primo tassello per l’apprendimento. L’Unicef interviene in questi posti con molti programmi, progetti e campagne, per far si che questi bambini possano avere una vita felice”.
Francesco Battistini punta sull’importanza dell’iniziativa “Nel consiglio comunale del 17 lasceremo spazio agli interventi dei nostri colleghi del consiglio dei ragazzi e delle ragazze, che ci illustreranno quanto e come hanno lavorato in questo anno. Poi ci sarà la cerimonia della cittadinanza simbolica, durante la quale consegneremo un attestato con il quale accogliamo simbolicamente bambini e ragazzi nati e cresciuti in Italia. È dal 2013, se non sbaglio, che facciamo la cerimonia della cittadinanza simbolica, e mi piace ricordare il Consigliere Comunale che si è impegnato perché arrivassimo a questo traguardo, Alessandro Bertolucci, che purtroppo ci ha lasciato. Noi, come Comune, abbiamo la speranza che prima o poi non ci sia più il bisogno di consegnare la cittadinanza simbolica, perché è una scelta di civiltà quella di dare la cittadinanza effettiva ai nostri concittadini nati e vissuti in Italia”.
“Il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze, composto da 24 giovani, ha fatto un grande lavoro. Hanno avuto la possibilità di poter dialogare e conoscere le Istituzioni: hanno preso parte alle sedute del Consiglio, hanno dialogato con il sindaco e con il presidente del consiglio comunale – aggiunge Teresa Leone -. Ad un altro incontro abbiamo chiesto ai ragazzi quali fossero le loro desiderata, e ci siamo trovati sommersi da post-it con tante richieste, di cui abbiamo fatto una trascrizione: questo è il diritto all’ascolto. In altre occasioni abbiamo approfondito tanti temi, come l’ambiente, e gli abbiamo portati a vedere tante realtà diverse, come la visita al Villaggio del Fanciullo. Da queste esperienze abbiamo capito quando loro siano attenti a dare uno sguardo a tutto ciò che li circonda”.
Gloria Congiu