Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio

22 novembre 2019 | 17:56
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Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio
Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio
Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio
Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio
Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio
Il Gianni Schicchi dei ragazzi travolge il Giglio

Che il Gianni Schicchi sia l’opera più divertente e leggera del maestro Puccini, si sa. La novità è che la storia del furbissimo fiorentino – che Dante incontra nel girone infernale dei falsari di persona – funziona, eccome, anche come musical. Ne hanno dato prova, con frizzante vivacità, prima gli studenti degli istituti comprensivi Lucca 2 e Lucca 6 e poi quelli del liceo musicale Passaglia. Martedì scorso (19 novembre) sul palco del teatro del Giglio si sono alternati Gianni a spicchi e Johnny Skick.

Due adattamenti diversi, più fedele alla narrazione originale il primo, libero e frenetico il secondo, entrambi tenuti insieme dalla creatività e dalla serietà propria di chi studia la musica. Una forza che sa diventare espressione, rispetto, sincronia e movimento – fino alla danza, al corpo che diventa musica. Sì, perché al progetto Pon Ragazzi all’opera, all’opera ragazzi ha partecipato anche la scuola Fuoricentro, da più di vent’anni eccellenza del territorio nella preparazione di ballerini e ballerine.
Ad accogliere una platea di genitori e amici sono stati il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e il dirigente del comprensivo Lucca 2, Gino Carignani: “Una serata di scuola – hanno evidenziato – a cento anni esatti dalla prima rappresentazione italiana del Gianni Schicchi. Lucca è una città dove si può ricevere una preparazione musicale dalla scuola primaria, pubblica, fino al conservatorio e rappresenta, in questo senso, un’eccellenza”.
Sul palco per il Gianni a spicchi il coro della primaria del Lucca 2 e l’orchestra di Lucca 2 e Lucca 6, più i tredici giovani attori che hanno messo in scena l’inganno che Gianni Schicchi mette a punto per beffare i parenti di Buoso. Un colpo d’occhio impressionante: diciotto piccoli coristi, quattordici flauti, quattordici chitarre, dieci pianoforti e quindici violini, diretti dal maestro Antonio Barsanti su arrangiamenti di Stefano Rapezzi, con la regia di Nicoletta Fiori e Antonella Colombini.
L’orchestra del Johnny Skick – musical nato da un’idea di Elisabetta Fiorini e Alberto Vannucci – si è invece misurata con musiche originali di Marco Cattani, diretta da Manolo Nardi. L’orchestra del Passaglia vanta due flauti, tre clarinetti, cinque sassofoni, tre trombe, due tromboni, una chitarra elettrica e una acustica, due tastiere, un basso elettrico, tre percussioni e due violini: strumenti che con disinvoltura hanno accompagnato i danzatori su note dagli accenti jazz e blues, ma anche sonorità orientali e travolgenti mambo. Sì, è stata una serata di scuola, ma senza alcun retrogusto d’improvvisazione: ogni dettaglio è stato curato con precisione e la passione dei ragazzi ha fatto il resto. A conferma che la scuola pubblica non ha perso (o non del tutto) il suo ruolo: educare, ex ducere, portare fuori, accompagnare verso la vita.

Elisa Tambellini