Niente premio di produzione ai dipendenti del Giglio

29 novembre 2019 | 14:33
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Niente premio di produzione ai dipendenti del Giglio

Negoziazione in corso tra il Teatro del Giglio e le rappresentanze sindacali dei lavoratori che, poco più di una settimana fa (21 novembre), aveva votato lo stato di agitazione. Il motivo dello scontento è il mancato riconoscimento, per il 2019, del premio di produzione che – stando ai termini del contratto integrativo aziendale siglato dall’ex direttore Manrico Ferrucci nel 2018 – avrebbe dovuto aumentare lo stipendio di tutti i 22 dipendenti dell’azienda speciale. “Abbiamo fondati dubbi sulla legittimità dell’accordo”, ha detto oggi (29 novembre) Antonio Marino, dirigente del settore istruzione del Comune di Lucca e, dalle dimissioni di Ferrucci, direttore pro tempore del Giglio.

Un’affermazione emersa nel corso della commissione congiunta bilancio e partecipate, che per il consigliere Massimiliano Bindocci del M5S evidenzia un’evidente stortura: “Il Giglio ha dubbi di legittimità per un atto che ha prodotto?”. E tuttavia non si fa attendere la replica di Marino: “Se si redige un accordo sulla produttività, è necessario che siano determinati dei criteri oggettivi di misurazione della produttività stessa. E questi non sono stati espressi: a chi devono quindi essere corrisposti? Non certo a tutti, indistintamente. Sarebbe una contraddizione in termini”. Il consigliere Barsanti (Casa Pound) alza il tiro e punta, ancora, il dito sulla gestione dei dipendenti: “Mi risulta – ha detto – che siano stati assunti in amministrativo due maschere, senza concorso. E che questo abbia creato del malessere interno al personale, perché non è chiaro quale sia stato il criterio per l’assunzione”. Un dubbio sulla correttezza delle procedure respinto subito, ancora, da Marino: “Il contratto di categoria delle maschere prevede anche lo svolgimento di compiti non immediatamente riconducibili al ruolo della maschera stessa. Questo non significa che il contratto dei due lavoratori sia stato modificato”.