Montecarlo, l’ora di teatro… si fa in due

Doppio spettacolo in programma al Rassicurati
Sesta giornata domani (15 dicembre), dalle 16, al teatro dei Rassicurati di Montecarlo dell’undicesima edizione del Festival nazionale di Montecarlo L’Ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale, organizzato dalla Fita di Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Due intense performance sociali in programma. Alle 16, la scuola secondaria di primo grado Gino Custer De Nobili e l’associazione di volontariato Scuolina Raggi di Sole presenteranno Tosca ispirato all’omonima opera lirica di Giacomo Puccini, con l’adattamento teatrale e la regia di Giovanni Fedeli.
Alle 17,30, in concorso, la compagnia Il satiro Teatro di Padernello di Paese presenterà La locomotiva di Roberto Cuppone, da un’idea di Giovanni Callegari.
1921. Un treno si ferma nel mezzo della campagna veneta. È un treno atteso dalla moltitudine perché trasporta dei simboli, una storia, delle attese. Al macchinista che lo guida non resta che scendere e cercare di riavviare la locomotiva, ventre di fuoco e acciaio nervoso costretto all’immobilità dal destino o da qualche recondito meccanismo.
Alcune persone si avvicinano, in sequenza. Si sostituiscono l’una all’altra nel dialogo col macchinista senza riconoscersi, senza incrociarsi, senza neppure sfiorarsi nell’esistenza, avendo come unico riferimento comune l’attesa della locomotiva che appartiene, loro malgrado, alla narrazione di ciascuno. Sono loro a cercare la locomotiva (e il dialogo con chi la conduce), anche se si aspettavano che fosse la potente macchina a coinvolgerli e ad inglobarli in una storia collettiva e in un grande movimento rituale. Una donna in gramaglie, un anarchico battuto dal tempo, un cappellano militare atterrato dalla storia, un cieco visionario di fortune e destini che non distingue tra gli opposti e che frequenta le incertezze del grigio perenne.
La locomotiva che aspettavano è ferma e consente loro un dialogo sofferto e liberatorio, mentre milioni di altri la vedono solo sfrecciare nel suo compito retorico ed organizzato, sociale ed identitario. Il treno del Milite Ignoto sfila attraverso il nordest per portare a Roma un pezzetto della guerra passata: una vita che contenga tutte le vite di una nazione, una morte che si possa considerare comune e leggera, dovuta e necessaria.
Un gioco articolato di metafore e di verità sui grandi movimenti della storia e del presente, sul desiderio di una socialità nuova, inclusiva, collettrice ed ospite di narrazioni vitali e non più distillatrice di simboli a qualsiasi costo. E se riparte, prenderà la medesima direzione?
Con Gigi Mardegan, per la regia di Roberto Cuppone.
Il Festival riprenderà, dopo la pausa delle festività natalizie, domenica 12 gennaio.
Il biglietto d’ingresso per l’intero pomeriggio costa 8 euro (4 per bambini dai 7 ai 12 anni).
Per informazioni e prenotazioni, si può contattare il numero 320/6320032 o alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com.