Lucca Classica, torna Giovanni Sollima con ‘Folk Cello’

29 dicembre 2019 | 12:01
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Lucca Classica, torna Giovanni Sollima con ‘Folk Cello’

Violoncello protagonista nel viaggio lungo il sentiero che il canto popolare ha tracciato nella musica colta

Dall’Armenia all’Australia, dal Trentino alla Sicilia passando per alcune delle pagine più intense e amate di Johann Sebastian Bach dedicate al violoncello. Un viaggio lungo il sentiero che il canto popolare ha tracciato nella musica colta quello che Giovanni Sollima porta a Lucca per l’edizione 2020 del Lucca Classica Music Festival.

Sabato 2 maggio alle 21 infatti l’eclettico violoncellista e compositore sarà nella chiesa di Santa Maria dei Servi con il suo ultimo progetto, Folk Cello, in cui Sollima rilegge e propone con il suo violoncello melodie normalmente tenute lontane dalle sale da concerto. Un ritorno molto atteso, dopo il grande successo del 2017, quando Sollima e i suoi 100Cellos conquistarono Lucca con la loro energia e la freschezza della loro musica.

Folk Cello è un progetto perfettamente intonato alla ricerca che il musicista siciliano porta avanti da anni, nato dai viaggi e dagli incontri durante i quali ha raccolto canti, lingue, dialetti e melodie che superano i confini geografici e temporali e si trasformano in un unico, intenso “canto del mondo”.

In programma troviamo Krunck, un pezzo tradizionale armeno arrangiato da padre Komitas (al secolo Soghomon Gevorki Soghomonyan), sacerdote e compositore ritenuto il padre della musica armena, e alcune danze popolari di Giulio de Ruvo (Romanella, Ciaccona, Tarantella), compositore attivo a Napoli nel XVIII secolo.

Ci sposteremo poi in Albania con Moj e Bukura More, canto tradizionale presente anche nella tradizione musicale degli albanesi di Sicilia per poi passare in Trentino con Monsiuzam, in Salento con Santu Paulu e infine a Cuba, con Ilusiones perdidas di Ignacio Cervantes (1847-1905). Un salto a ritroso nel tempo ci porterà a Johann Sebastian Bach e la sua celeberrima Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007, quindi in pieno Barocco, con il Caprice de Chaconne di Francesco Corbetta, considerato tra i più grandi virtuosi della chitarra e tra i maggiori compositori del suo tempo per questo strumento.

Ci sarà spazio anche per le composizioni dello stesso Sollima, del quale potremo ascoltare Jook-urr-pa, Fandango (after Boccherini), Gran Moghul, Variazioni, The lass of Peatie’s mill after Francesco Barsanti/John Gunn e Pizzica.

Violoncellista di fama internazionale e tra i compositori italiani più eseguiti nel mondo, Sollima collabora con artisti del calibro di Yo-Yo Ma, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Gidon Kremer, Viktoria Mullova, Katia e Marielle Labèque, oltre a travalicare i confini dei generi nei suoi progetti con musicisti quali Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu ed Elisa, solo per citarne alcuni.

Oltre a comporre e interpretare le colonne sonore per registi quali Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, la sua curiosità lo spinge a esplorare sempre nuove frontiere nel campo della composizione, avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione. Ha suonato nel seserto del Sahara e sott’acqua, si è cimentato con un violoncello di ghiaccio in un teatro-igloo a 3200 metri di altitudine.

I biglietti per il concerto di Sollima sono già in vendita alla biglietteria del Teatro del Giglio e il costo va dai 10 ai 50 euro. La biglietteria in questi giorni sarà aperta secondo i seguenti orari: domani (30 dicembre) 10,30-13 e 15-18; martedì 10,30-13 e 15-18; mercoledì 1 gennaio dalle 16 a inizio concerto.
Dal 2 gennaio la biglietteria riprenderà gli orari normali, quindi dal mercoledì al sabato 10,30-13 e 15-18 e un’ora prima di ogni rappresentazione (per informazioni 0583.465320, biglietteria@teatrodelgiglio.it).

Ancora una grande anticipazione per il programma del Festival promosso da Associazione Musicale Lucchese e Teatro del Giglio con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca come main sponsor che si terrà dal 29 aprile al 3 maggio 2020, con anteprime nel fine settimana precedente. In quei giorni, per il sesto anno, la città ospiterà un centinaio di appuntamenti tra concerti, guide all’ascolto e incontri con musicisti e personaggi della cultura di rilievo internazionale e sarà teatro di una manifestazione che edizione dopo edizione si afferma sempre di più a livello nazionale e porta il nome di Lucca alla ribalta nel panorama culturale.

Per il 2020 il Festival si è aggiudicato due collaborazioni di grande prestigio che porteranno la manifestazione su Rai5 e Rai Cultura e si aggiungono alle mediapartnership con Bell’Italia, Gardenia e Rai Radio3. Si rafforza anche la rete di privati e istituzioni che sostengono la manifestazione.

Gli sponsor “gold” sono Akeron, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Lucar Toyota, Wolters Kluwer – Chh Tagetik e il gruppo Esedra; gli sponsor “silver” sono Acqua Silva, Banca del Monte di Lucca, Caffè Bonito, Cartografica Galeotti, Del Monte, Ego Wellness, Farmacia Novelli, Fabio Francesconi, assicurazioni Generali, Guidi Gino, Hotel Ilaria, I gelati di Piero, Ldm Dentistry, Mag-JLT Broker, Toscotec e Unicoop.