A Porcari si presenta il libro di Divo Stagi



Terzo appuntamento con la rassegna letteraria “La forza delle idee”
Prosegue a Porcari la rassegna letteraria dal titolo La forza delle idee, dedicata al tema della memoria, curata dall’associazione culturale Venti d’arte e promossa dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca comunale. Il prossimo appuntamento è in programma per giovedì (16 gennaio) alle 21 alla Fondazione Giuseppe Lazzareschi quando sarà presentato il libro di Divo StagiRacconti della mia vita edito da Maria Pacini Fazzi
Il libro, pubblicato in occasione del 75esimo anniversario dalla Liberazione di Lucca, con il patrocinio del Comune di Lucca per la continuità della memoria storica, fa rivivere la memoria attraverso il racconto degli anni della gioventù, influenzati dal totalitarismo fascista e dagli orrori della guerra. Attraverso questa precisa testimonianza di verità, si comprende la forza dirompente dei valori e di chi ha vissuto l’atrocità delle violenze dittatoriali. Oltre all’autore, sarà presente il professor Paolo Buchignani, storico, che nella sua introduzione scrive: “Questo libro ricorda che la libertà di cui godiamo […] è stata conquistata a caro prezzo e non è affatto né scontata, né irreversibile ma necessita di essere costantemente coltivata e difesa”.
Sottolineando il dovere di non dimenticare, Divo Stagi ha recentemente partecipato, come superstite dei tragici eventi narrati, all’installazione della prima soglia d’inciampo d’Italia, collocata a Lucca, opera dell’artista tedesco Gunter Demning, di fronte alla Pia Casa che nel 1944 fu terribile luogo di prigionia.
Durante l’incontro, a ingresso libero, Sandra Tedeschi leggerà alcuni brano tratti dall’opera.
Divo Stagi nasce il 28 aprile 1924 a Fagnano, da Agostino, agricoltore, e da Emma Baiocchi, operaia della Manifattura Tabacchi di Lucca. È sposato e padre di due figli. Ha dedicato quarant’anni della vita lavorativa alla Cassa di Risparmio di Lucca dove ha ricoperto il ruolo di direttore centrale. Da pensionato, nella Parrocchia di S. Anna dove è vissuto per cinquantacinque anni, ha svolto attività di volontariato soprattutto nell’assistenza agli anziani. Appassionato di musica, ha diretto per tutta la vita cori parrocchiali ed è stato per diversi anni organista. Si è sempre dilettato a scrivere dando vita ad alcuni volumetti che non sono stati pubblicati, ma offerti in dono ad amici. Tra questi Il mio papà, una storia di emigrazione, poi pubblicato a puntate nella rivista Lucchesi nel Mondo. È stato vincitore del premio Custer De Nobili a Coreglia per un racconto in vernacolo lucchese.