Morrissey, protagonista allo Sky Stone and Songs

Nuovo appuntamento con i big della musica
Possono le copertine degli album raccontare la storia di una band? E’ quello che ci spiegherà Whore in Retirement nell’incontro di venerdì (7 febbraio) allo Sky Stone & Songs, quando, attraverso le copertine degli album, illustrerà la storia degli Smiths.
L’incontro – a ingresso libero – avrà inizio alle 21,30 come di consueto e presenta un viaggio nell’universo letterario, musicale e cinematografico di Morrissey: una sorta di ‘factory’ mancuniana e le sue icone. Un percorso attraverso tutto quello che ha contribuito alla formazione di Moz e dato un tratto così caratteristico alla band di Manchester.
Gli Smiths, formati da Morrissey (voce), Johnny Marr (chitarra), Andy Rourke (basso) e Mike Joyce (batteria) sono nati nel 1982 e, in breve, sono divenuti una delle più importanti band alternative rock emerse nella scena indie degli Anni Ottanta, influenzando in modo sostanziale lo sviluppo di questo genere, anche negli anni successivi, tanto da essere indicata dalla critica come band che ha avuto maggiore influenza nel decennio. Molto del loro successo è legato alle capacità di cantante e autore di Morrissey da una parte con i suoi testi che combinano tematiche vicine alla gente, lette attraverso la lente dell’ironia e, dall’altra, l’estro compositivo di Marr che ha conferito un suono caratteristico alla band.
Gli incontri proseguiranno il 7 il 21 febbraio con René Bassani e l’incontro Syd Barrett – Effervescing Elephant: il fiabesco, onirico, folle e delirante mondo di Syd; il 6 marzo protagonista è Donovan per l’incontro tenuto da Rossano Rossi, sul tema ‘Donovan – The Hurdy Gurdy Man: la vita, la musica e la storia del menestrello di Glasgow’; serata speciale, quella del 20 marzo, quando Carlo Puddu, Lorenzo Mei e Luca Giovacchini che parleranno di Leonard Cohen e del suo disco postumo Thanks for the Dance.
Il 3 aprile, poi, è la volta di Federica di Spilimbergo che affronterà la relatività del tempo nel concetto di Maynard James Keenan nell’incontro Tool – A Perfect Time: la relatività del tempo nell’universo Tool/A Perfect Circle; il 17 aprile tocca invece ad Aurelio Pasini far scoprire un mondo tanto importante quanto poco conosciuto, quello degli Hanoi Rocks, nell’incontro ‘Hanoi Rocks 1980/1985: Strange boys play weird openings’, mentre l’8 maggio, Giovanni Misuri approfondisce la figura di Pj Harvey nell’incontro ‘I mille volti e la voce inconfondibile di un’artista iconica’.
Il penultimo incontro è in programma il 22 maggio ed è affidato a Lorenzo Mei che propone un approfondimento sulla produzione discografica di Bob Dylan dal 1975 al 1979, analizzando i tre album prodotti in questo periodo, mentre chiude questo ciclo di incontri Matteo Lorenzetti il 5 giugno con l’incontro Brian Eno – i segreti di un non-musicista.