Tango del calcio di rigore, verso il sold out le recite di Neri Marcorè

Visto il boom di richiesta una recita fuori abbanamento per sabato pomeriggio
Tango del calcio di rigore – al Teatro del Giglio con quattro recite in tre giorni, dal 7 al 9 febbraio – prende il via dalla finale dei Mondiali del 1978. Il 25 giugno, all’Estadio Monumental di Buenos Aires, si gioca Argentina-Olanda, e l’Argentina deve vincere a tutti i costi. Seduto in tribuna d’onore c’è, infatti, il generale Jorge Videla, il burattinaio del mondiale, al potere dal golpe del 1976.
Accanto a lui, c’è Licio Gelli, il Venerabile della loggia P2, suo amico personale. La partita finisce 3 a 1 per i padroni di casa e chiude la più vasta e costosa operazione di propaganda politica a mezzo dello sport dopo le Olimpiadi tedesche del 1936. Almeno per una sera in Argentina si farà festa. Dal giorno dopo, però, i “voli della morte” riprenderanno puntuali e le Madri di Plaza de Mayo ricominceranno a chiedere giustizia.
Durante il campionato succede di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, corruzione, ma è anche il momento di maggiore popolarità e consenso della dittatura Videla. Un ex-bambino di allora, interpretato da Neri Marcorè, cerca di ricostruire il proprio passato di appassionato di calcio recuperando storie di futbol, a cavallo tra realismo magico e realtà storica.
Cosciente delle lezioni di Ryszard Kapuscinski e di Osvaldo Soriano, accompagnato da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, Tango del calcio di rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in tanghedia, un mix di commedia, tango e tragedia.
Nuova produzione del Teatro nazionale di Genova, Tango del calcio di rigore è un affresco potente su calcio e potere. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, affiancandoli a Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto. L’impianto visivo dello spettacolo è affidato alle scene e a i costumi di Guido Fiorato e alle luci di Aldo Mantovani.
Lo spettacolo è inserito con tre recite già prossime al “sold-out” – venerdì 7 e sabato (8 febbraio) alle 21, domenica (9 febbraio) alle 16 – nella stagione di prosa 2019-2020 del Teatro del Giglio (frutto del legame artistico ed economico del Giglio con Fondazione Toscana Spettacolo onlus). Vista la grandissima richiesta da parte del pubblico, è stata programmata per sabato (8 febbraio) alle 16 una quarta recita fuori abbonamento.
I biglietti per lo spettacolo – con prezzi che vanno dagli 8 ai 30 euro – sono in vendita al botteghino del Teatro del Giglio e online su TicketOne. Per informazioni, prenotazioni e acquisti, rivolgersi alla biglietteria del Teatro del Giglio (tel. 0583.465320 – email biglietteria@teatrodelgiglio.it) aperta al pubblico dal mercoledì al sabato con orario 10,30-13 e 15-18 e un’ora prima di ogni spettacolo.