‘La Tempesta’ secondo il teatro del Carretto fra atmosfere cupe e goliardia

15 febbraio 2020 | 11:52
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‘La Tempesta’ secondo il teatro del Carretto fra atmosfere cupe e goliardia
‘La Tempesta’ secondo il teatro del Carretto fra atmosfere cupe e goliardia
‘La Tempesta’ secondo il teatro del Carretto fra atmosfere cupe e goliardia

Al Giglio la prima dell’adattamento della compagnia lucchese del dramma di Shakespeare

Si abbatte placida e quieta la prima de La Tempesta, adattamento della nota opera shakespeariana, in scena ieri sera al teatro del Giglio di Lucca.

Sotto la supervisione artistica di Maria Grazia Cipriani, i tre interpreti della compagnia Teatro del Carretto, conducono in un’impresa dalle atmosfere quando cupe quando goliardiche in un eccellente adattamento della nota opera del drammaturgo inglese; un suggestivo turbinìo di interpretazioni multiple e musiche eseguite magistralmente dagli attori Fabio Pappacena ed Elsa Bossi, arricchite e coronate dai monologhi appassionati di Teodoro Giuliani.

Prospero (Teodoro Giuliani) sogna la vendetta verso il fratello Antonio, usurpatore del suo Ducato di Milano. Lo accompagnano nell’onirica impresa Ariel/Miranda (Elsa Bossi) spirito benevolo nonché figlia, in contrapposizione con Calibano (Fabio Pappacena) spirito malvagio e vendicativo. I due personaggi paiono rappresentare gli stati d’animo di Prospero a tratti crudele e vendicativo, a tratti sconfortato dalla sua tragica ricerca non più del potere perduto, quanto della pace che tale conquista sembrerebbe significare.

Le esecuzioni degli attori mantengono le atmosfere dell’opera originale, entrando però nei panni non più dei personaggi, quanto dei sentimenti, interpretazioni introspettive che rendono superbo il loro lavoro.

Lo spettacolo si ripeterà questa sera (15 febbraio) alle 21 e domani alle 16.

Foto di Manuela Giusto