Inaugurato a Pisa il monumento a Galilei del capannorese Gabriele Vicari






L’opera, in bronzo, è alta 2 metri e 60 per un peso di quasi 3 quintali
Inaugurato a Pisa oggi (29 febbraio) in largo Ciro Menotti il maestoso monumento dedicato a Galileo Galilei realizzato dallo scultore capannorese Gabriele Vicari in collaborazione con l’artista Armando Barbon.
L’opera, in bronzo, è alta 2 metri e 60 per un peso di quasi 3 quintali è poggiata su un basamento in marmo, del peso di quasi 6 tonnellate per una altezza totale di circa 4 metri.
Un lavoro durato oltre sei mesi, iniziato con i primi disegni attraverso i quali Vicari ha scelto di raffigurare un Galileo “metafisico”, vestito con gli abiti dell’epoca, senza il classico mantello accademico. Dal disegno ecco la nascita del “bozzetto” modellato a mano con la creta, per una altezza di circa 50 centimetri. A questo punto è iniziata la creazione del modello a grandezza naturale, plasmato a mano da Vicari, per poi passare alla realizzazione delle “cere” necessarie per la fusione “a cera persa” del bronzo realizzata dalla Fonderia artistica versiliese.
L’opera, che segue la tradizione dei monumenti celebrativi classici, raffigura il famoso scienziato pisano che con la mano sinistra sorregge un cannocchiale, strumento che costruì e perfezionò nei primi anni del XVII secolo e che si rivelò indispensabile per l’osservazione delle stelle e degli altri corpi celesti, mentre con la destra tiene un globo, a simboleggiare le grandi scoperte raggiunte da Galileo in campo astronomico. Inizialmente, come ci ha spiegato Gabriele Vicari: “Al posto del globo avevo previsto dei carteggi, dei fogli, su cui avevo raffigurato le varie fasi lunari, ma poi nella fase finale, mi è stato chiesto di sostituirli con il globo; lo sguardo di Galileo ho voluto fosse rivolto verso il cielo, campo prediletto del famoso scienziato”.
L’arte di Gabriele Vicari si rifà alla grande tradizione figurativa italiana, soprattutto toscana, che ha nella perfezione tecnica e nell’armonia formale la sua regola essenziale e la sua principale e più autentica finalità espressiva. Ritrattista di indiscusso valore, nel 2009 Gabriele Vicari ha conseguito a Londra il Premio internazionale Ritratto Pangolin.
Sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero: Firenze, Bruxelles, Londra, Yale, Denver, Victoria, Santa Maria a Monte, Camaiore, Oslo, Cefalù ecc. Molte sue sculture sono esposte in Canada come il monumento a Sir James Douglas, primo governatore della British Columbia.
In Italia oltre il busto di Giosuè Carducci a Santa Maria a Monte, di particolare interesse sono il grande crocifisso ligneo dipinto per la chiesa cocllegiata di Santa Maria Assunta di Camaiore, la statua realizzata in onore della Beata Maria Assunta Marchetti posta a Lombrici suo paese natale – una copia della stessa opera si trova a San Paolo del Brasile – e i 15 dipinti della Via Crucis esposti in vari chiese lungo la viaFrancigena, sempre nel territorio di Camaiore.
Armando Barbon è nato a Treviso, ma giovanissimo emigrato in Canada dove ha fondato una grande azienda nel settore gastronomico-alimentare. Appassionato d’arte, alla quale si è avvicinato come autodidatta, si è stabilito molte volte a Pietrasanta, il centro mondiale della scultura, per studiare e lavorare con vari artisti, tra i quali il suo maestro Gabriele Vicari con il quale ha dato vita ad una scuola di scultura.