Coronavirus, l’istituto Lucca 5 attiva la didattica a distanza

11 marzo 2020 | 08:51
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Coronavirus, l’istituto Lucca 5 attiva la didattica a distanza

Materiale didattico e creativo inviato giornalmente agli alunni attraverso il web

Il Covid-19 ha dato impulso alla didattica a distanza, gli istituti scolastici di tutta Italia si sono attivati per cercare di essere vicini e presenti ai propri alunni nonostante la chiusura delle scuole. E l’istituto comprensivo Lucca 5 non è da meno.

“Il nostro istituto – spiegano dalla scuola – da tempo ha coinvolto i propri docenti sia nell’uso di google suite for education, che oggi si rivela veramente utile, che della formazione sulla didattica digitale”.

“La scuola primaria di S. Michele è stata pioniera in tal senso – si spiega -, grazie alla lezione interattiva intrattenuta con gli alunni coetanei veneti che si trovavano a casa perchè nel cuore dell’emergenza. La lezione è stata possibile grazie ad una piattaforma messa a disposizione da Tuttoscuolaed il coinvolgimento e la soddisfazione dei ragazzi è stata unica”.

“La scuola secondaria di primo grado – si spiega – ha a disposizione la classe virtuale, i ragazzi in questo modo possono visionare materiale on line, presenziare a incontri in videoconferenza a piccolo gruppo, approfondire studi e ricerche e testare la comprensione dei propri studi, direttamente da casa. Non è necessario avere un computer, basta uno smartphone”.

I docenti delle scuole primarie e dell’infanzia stanno realizzando delle attività e dei materiali online creativi, originali e professionali, ricchi di esperienze e spunti di approfondimento. “Queste risorse – spiega la scuola – sono messe a disposizione delle classi sia attraverso il registro elettronico sia attraverso un padlet (una bacheca virtuale) creato per ogni classe. Ogni famiglia potrà accedere giornalmente al materiale di classe disponibile, in modo da dimostrare ai propri bambini che la scuola è presente, anche durante questo momento di crisi e che è possibile continuare le attività in maniera diversa”.

“Questa emergenza – si sottolinea – è un’occasione per rinnovarsi e confrontarsi su modi alternativi di fare didattica, sempre considerando al centro del percorso formativo il diritto allo studio dei nostri ragazzi e ragazze”.