È ufficiale: stop di un anno per il Lucca Summer Festival. D’Alessandro: è il giorno peggiore della mia vita

Lo stesso cartellone sarà riproposto nel 2021: “Non ci sono alternative”. Poi il promoter attacca la Regione: “Esclusi dagli aiuti, ci hanno detto di arrangiarci da soli”
“Questa è una delle giornate più brutte e tristi della mia vita, ci fermiamo per la prima volta in ventidue anni di Summer Festival”. Ha la voce rotta dalla commozione, Mimmo D’Alessandro, mentre annuncia ufficialmente quello che già era noto a tutti: la manifestazione viene rinviata al 2021 a causa del Covid19. Annullato, invece, il concerto di Paul McCartney, che non ci sarà neanche l’anno prossimo.
“Mi dispiace – dichiara – perché era un’edizione speciale per me, con un artista che ho rincorso per vent’anni, Paul McCartney. Avevo dichiarato a suo tempo che dopo di lui potevamo anche chiudere”. Intanto, in contemporanea, tutti i festival italiani annunciano l’annullamento degli eventi.
Il Festival comunque non viene annullato, ma soltanto posticipato: questo significa che i biglietti già acquistati resteranno validi per l’anno prossimo e, nel caso di cancellazione di un evento, verrà emesso un voucher per fruire di un concerto alternativo. Impossibile invece immaginare mostre celebrative, anche se all’aperto: creerebbero aggregazione e, in questo momento, non sono pensabili.
“Avremmo immaginato uno scenario diverso – aggiunge il sindaco Alessandro Tambellini –ma le condizioni generali ci costringono a questo. Ricordo quando Mimmo mi disse che mancava soltanto Paul Mc Cartney: quest’anno la D&G c’era riuscita. La nostra città si sarebbe proiettata sempre di più verso un contesto di altissimo rilievo, ma prima di tutto dobbiamo pensare alla vita, alla salute. Sappiamo che il mondo dello spettacolo versa in grande sofferenza per la sistematica cancellazione di tutti gli avvenimenti. Aspettiamo Paul Mc Cartney, ritenendo che questo evento non chiuderà certamente la storia del Summer Festival a Lucca”.
Per l’assessore Stefano Ragghianti “quando la valanga si avvicinava a febbraio sembrava ancora possibile svolgere manifestazioni estive. Adesso non c’è altra alternativa che guardare avanti, al futuro. Non è solo uno spostamento di calendario: cambieranno le politiche pubbliche riguardo a molti argomenti e si ridisegneranno molte posizioni. Lucca parte da un ottimo punto per tutto quello che è stato fatto, ma niente sarà scontato”.
Che ne sarà quindi del cartellone previsto per quest’anno? “Spero che l’anno prossimo sia tutto confermato – spiega D’Alessandro – anche perché per adesso l’unico che ha cancellato tutto il tour europeo è Paul Mc Cartney. Ci sono già delle riconferme e le prossime arriveranno a breve. Il cartellone si arricchirà: il Festival non finirà e diventerà sempre più forte e più bello, malgrado le critiche di alcuni. Vorrei ricordare – precisa – che a Lucca ha suonato la più grande band della terra, gli Stones, in quella che per loro è stata la città più piccola di sempre: un record”.
Nei giorni scorsi era emersa anche l’ipotesi – adesso definitivamente accantonata – di spostare la manifestazione a settembre. “In un primo momento – commenta D’Alessandro – ci avevamo pensato e ci eravamo impegnati per farlo, ma mancano i presupposti. È impossibile che qualcuno possa suonare quest’anno: i concerti significano aggregazione, contatto. Senza, non hanno senso”.
Tambellini, inoltre, rileva come “non sia pensabile mantenere determinate distanze, perché le regole sono molto restrittive. Basti pensare al distanziamento necessario per bar, locali, ombrelloni: non è un’ipotesi percorribile”.
Tutto viene quindi traslato al 2021, senza necessità di piani B: “Non ci sono cambiamenti di programma, il cartellone sarà riconfermato ed arricchito. Il 2020 deve rimanere un brutto ricordo”, sentenzia D’Alessandro.
Capitolo biglietti: “Per i concerti confermati vale lo stesso biglietto, mentre per quelli cancellati (per ora solo l’evento di Paul Mc Cartney, sarà emesso un voucher spendibile per un altro evento”.
Niente da fare, invece, per avvenimenti alternativi che – questa estate – potrebbero innescare assembramenti.
“Non si può fare una mostra (come aveva suggerito l’ex sindaco Fazzi, ndr) perché significa creare aggregazione. Avevamo anche pensato – aggiunge Mimmo D’Alessandro – di mettere uno schermo gigante per trasmettere i concerti degli ultimi vent’anni, ma il risultato sarebbe lo stesso.Tuttavia non è detto che non faremo qualcosa: magari – rilancia un tema celebre – riportiamo la famosa scritta Lucca Summer Festival sul campo Balilla, se ce lo consentono”.
Anche secondo il sindaco non ci sono i requisiti per eventi alternativi: “La mostra? Qualunque attività ha bisogno di una regolamentazione: mi sono mosso anche ieri per vedere i comportamenti e bisogna fare attenzione, noto poca prudenza e grande tendenza ad aggregarsi. Non è il momento di creare avvenimenti che causano problemi a certi livelli, adesso sarebbe pericoloso. Faremo qualcosa per far sì che Lucca Summer Festival sia presente nella nostra estate in qualche forma, ma in sicurezza. Il 18 di maggio – ammonisce – non è il liberi tutti: rischiamo di regredire a situazioni che vorremmo lasciarci alle spalle. Meglio quindi – conclude – rinunciare a qualcosa oggi per una migliore prospettiva domani”.

Ma senza il Summer che indotto perde Lucca? “Ci sono stati studi ben precisi – afferma Tambellini – che testimoniano quanto la città perda dal punto di vista della fruizione e dell’immagine. Non si poteva pensare la crescita di un luogo come Lucca senza grandi manifestazioni: la città è nota nel mondo soprattutto grazie al modo in cui è stata interpretata la cultura. Questo il Summer Festival ha saputo farlo molto bene. Considerate che l’anno scorso ho conosciuto spettatori provenienti anche dall’India: Lucca è stata scelta, nel tempo, anche per una frequentazione più ampia, dopo aver goduto dei concerti”.
Alla discussione si unisce anche il senatore Andrea Marcucci, che si dice pronto a fare tutto quello che è nelle sue competenze: “Il Summer ha contribuito al grande successo della città e del territorio, legandolo ad un concetto di cultura popolare, andando a combinare il patrimonio storico e architettonico con quello musicale e dandoci un respiro internazionale. La drammatica situazione di quest’anno ha obbligato a decisioni complicatissime: stiamo lavorando anche per un approccio più costruttivo da parte di alcune istituzioni statali. Il Festival è un grandissimo patrimonio da preservare e rilanciare nel 2021: Lucca ha dato moltissimo al Summer e viceversa. Credo che questo connubio debba continuare ancora più forte nei prossimi anni e, da parte mia, mi metto a disposizione per fare tutto il possibile”.
L’intervento del senatore fornisce a D’Alessandro l’abbrivio per contestare la posizione dell’assessore alla cultura della Regione Toscana. “Se Marcucci ci può dare una mano – commenta – ne siamo felici, perché questa volta ne abbiamo davvero bisogno. Anche perché stamani ho ricevuto un messaggio dall’assessore alla cultura della Regione che mi è piaciuto poco. Anzi, mi ha ferito tantissimo. Stiamo facendo dei sacrifici grandissimi: quest’anno avremo zero fatturato con trenta dipendenti da mantenere e stiamo anticipando la cassa integrazione. Però, come diceva una canzone, abbiamo bisogno di un piccolo aiuto: in questo momento ci sentiamo abbastanza invisibili”.
Già, ma che c’era scritto nel messaggio? “La Regione – sintetizza Mimmo – ha stanziato un contributo di 750mila euro per gli eventi musicali, ma noi siamo stati esclusi poiché non siamo musica colta e siamo troppo grandi, quindi ci dobbiamo arrangiare da soli. L’assessore mi ha detto che loro devono stare vicino alle strutture piccole. Lo trovo un discorso orribile: la musica è una, non esiste una colta e una non colta. Se siamo grandi vuol dire che produciamo tanto per il territorio. Abbiamo sempre promosso le eccellenze toscane, portando gli Stones a Lucca, convincendo Mc Cartney e tantissimi altri big”.
Cosa pensa infine Mimmo di chi sta gioendo circa la mancata presenza del Summer quest’anno? “Per fortuna sono cinque o sei e alcuni mi fanno tenerezza. Sappiano – conclude – che torneremo più forti e più grandi degli altri anni. A loro ricordo inoltre che questo è sempre stato e sempre sarà il Lucca Summer Festival, non il Mimmo Summer Festival”.