Il teatro esce dal Giglio: spettacoli all’aperto per l’estate lucchese. La lirica ci sarà ma è in stand by, Del Carlo: “Siamo in attesa di direttive per completare il cartellone”

21 maggio 2020 | 09:46
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Il teatro esce dal Giglio: spettacoli all’aperto per l’estate lucchese. La lirica ci sarà ma è in stand by, Del Carlo: “Siamo in attesa di direttive per completare il cartellone”
Il teatro esce dal Giglio: spettacoli all’aperto per l’estate lucchese. La lirica ci sarà ma è in stand by, Del Carlo: “Siamo in attesa di direttive per completare il cartellone”
Il teatro esce dal Giglio: spettacoli all’aperto per l’estate lucchese. La lirica ci sarà ma è in stand by, Del Carlo: “Siamo in attesa di direttive per completare il cartellone”

La vicinanza della città durante il lockdown: “Molti hanno rinunciato al rimborso per gli spettacoli che non si sono svolti”

Il teatro è uno dei luoghi della cultura italiana ed europea. Spesso, quasi sempre, si trova alle origini di un’epoca: quando le altre arti sono ancora embrionali, il teatro muove già i primi passi. E, nei vari generi, sopravvive nei momenti difficili e spesso riprende vigore appena ve ne sono le condizioni. Fu così per la sacra rappresentazione nell’Europa medievale, fu così per Pirandello che superò la crisi fin de siécle e si proiettò verso il Novecento e fu così anche a Roma, dove il teatro latino muoveva i primi passi quando la letteratura non era ancora nata.

Una dinamica che ha ben chiara Giovanni Del Carlo, il presidente del teatro del Giglio di Lucca, che anche durante la recente emergenza sanitaria ha visto l’importanza che il teatro deve avere in una società. Per questo il presidente del teatro di tradizione cittadino, nonostante gli spettacoli saltati a causa del lockdown, non ha voluto fermare la macchina del teatro di Lucca e tanto meno vuole fermarla in questa faticosa fase 2, pur dovendo fare i conti con tutte le incertezze della situazione. “Non ci siamo fermati – ribadisce – e non ci fermeremo. Anzi, durante i giorni del lockdown abbiamo continuato a lavorare sia per produrre contenuti che poi abbiamo messo in Rete, sia per pianificare la fase 2 anche per il teatro del Giglio. L’obiettivo per noi era, vista l’emergenza sanitaria, essere in grado di ripartire appena possibile. E infatti stiamo lavorando per allestire un ‘cartellone’ estivo che sia in grado di offrire tra luglio e agosto appuntamenti culturali alla città, da vivere all’aperto tra piazza del Giglio e magari piazza Napoleone. Tradizionalmente il teatro del Giglio ha sempre organizzato una serie di appuntamenti estivi a tema musicale, come le Cartoline pucciniane, che per l’edizione 2020 non si svolgeranno in piazza Cittadella ma in piazza del Giglio per rispettare le esigenza di distanziamento sociale. Oppure come il Festival Virtuoso & Belcanto, che stiamo cercando di organizzare nonostante le difficoltà. Per l’estate 2020 vogliamo ampliare l’offerta e l’idea su cui stiamo lavorando è di allestire 4 o 5 appuntamenti da collocarsi tra la fine di luglio e l’inizio di agosto proprio per dare un nuovo impulso alla vita culturale del teatro e della città”. Il presidente del teatro del Giglio non si sbilancia sui titoli e dice: “Troppo presto per fare nomi e titoli di rappresentazioni, stiamo ancora lavorando, ma gli appuntamenti ci saranno”.

Un atto dovuto l’implementazione degli appuntamenti estivi del teatro del Giglio secondo il presidente, ma anche un’opportunità per la città, visto che per il 2020 il Summer Festival non verrà organizzato a causa dell’emergenza sanitaria. Gli appuntamenti del teatro del Giglio in qualche modo possono rappresentare uno strumento per aumentare la capacità attrattiva della città e del centro storico nel periodo estivo. “Noi siamo un’istituzione culturale e come tale lavoriamo. Siamo volano e strumento della crescita cultuale della città – dice Del Carlo -. Non credo che potremmo mai sostituire un appuntamento come il Summer Festival che nel corso degli anni ha creato una sua forza e la sua energia, dimostrando di essere capace di attrarre a Lucca numeri importanti, ma in una situazione come quella attuale, con le disposizioni del presidente del consiglio dei ministri fortemente limitative per gli spettacoli, non è pensabile di organizzare un cartellone come quello del Summer Festival e quindi noi possiamo diventare un’opportunità per la città, sia pure in misura più locale. I nostri appuntamenti saranno spettacoli a misura di una città che non avrà certo i numeri di turismo a cui era abituata Lucca con il Summer Festival, noi allestiremo spettacoli per i lucchesi e per le famiglie cercando di richiamare un pubblico di prossimità. Ma visti i tempi che corrono non poteva esser altrimenti: il decreto del presidente del consiglio dei ministri prevede che negli spettacoli all’aperto non ci siano più di mille persone, bisognerà fare spettacoli che tengano conto di queste dimensione”.

Un atto dovuto, al di là delle esigenze economiche e culturali della città, secondo Giovanni del Carlo: “Noi nella fase del lockdown abbiamo avuto molte attestazioni di stima e di solidarietà da parte della città e del nostro pubblico. La più carina e quella che forse mi ha colpito di più è quel cartello che una mattina di marzo quando eravamo ancora in piena emergenza sanitaria abbiamo trovato appeso alla porta del Teatro. Un anonimo infatti aveva scritto ‘Trasmettete la musica nelle piazze come fanno in altre città! Ci farà sentire meno soli’. Un gesto che nella solitudine della fase di isolamento, quando passare per le strade di Lucca completamente deserta ti dava l’idea della pesantezza della situazione, mi ha fatto riflettere sul fatto che tra la città e il teatro c’è un profondo legame e che il Giglio è uno dei luoghi della cultura, quella cultura che può sostenere anche emotivamente una comunità.

L’altra cosa che ci ha stupiti piacevolmente è il sostengo che alcune centinaia di persone del nostro pubblico ci hanno dimostrato non richiedendo, nonostante fosse loro diritto, il voucher per gli spettacoli che non sono stati rappresentati a causa del coronavirus, aderendo alla campagna #io rinuncio al rimborso. Molte persone hanno scelto di lasciare al teatro questi soldi, senza niente togliere a quelli spettatori che legittimamente hanno richiesto come prevede la legge il voucher da spendere nella stagione successiva. Anche questo è stato un attestato di fiducia da parte del pubblico e della città. I cittadini credo che ormai vivano il teatro come una ‘loro casa’ perché il teatro è un nutrimento dell’anima anche in momenti difficili della quarantena.

“Per questo,- continua Del Carlo – durante il lockdown, non ci siamo fermati un giorno e abbiamo continuato a lavorare per produrre eventi, in dimensione virtuale che ci hanno permesso di rimanere vicini al nostro pubblico e offrire un servizio alla collettività. Infatti nonostante la serrata generale, siamo riusciti a produrre tre appuntamenti con cadenza settimanale con un palinsesto da divulgare attraverso i socialmedia. A partire da GiglioLab si legge!, le letture per bambini, unica parte del palinsesto che sta continuando anche adesso, con varie persone che leggono favole. Poi Piazza del Giglio, che ha ospitato personalità della cultura lucchese e non che ci hanno aiutato a riflettere sul ruolo dell’arte ai tempi del Covid-19 e infine Parole per pensare, vari contributi video del nostro pubblico sull’esperienza vissuta ai tempi del virus. E queste esperienze adesso vorremmo portarle dal virtuale al reale, visto il successo di pubblico che hanno avuto”.

La stagione che verrà

Il teatro però prima o poi dovrà tornare nei suoi luoghi d’elezione, con una possibile (anche se incerta in termini di date) stagione 2020-21. Non sarà facile organizzare un cartellone visto che non si sa cosa potrebbe accadere da qui a novembre in termini di restrizioni. Certo è che quando il palcoscenico del Giglio e di San Girolamo tornerà a essere calcato da attori, ballerini e musicisti, la città avrà un teatro completamente ristrutturato. “I lavori di ristrutturazione che riguarderanno gli impianti e altre parti della due strutture – aggiunge il presidente – ci lasceranno il Giglio e San Girolamo completamente ammodernati. Non solo: avremo anche due strutture sanificate e con tutte le sedute rinnovate, intervento necessario anche per questioni sanitarie e nel quale il Comune ha investito parecchie risorse nell’ammodernamento e nella ristrutturazione. Noi intanto stiamo lavorando al cartellone della prossima stagione. Stiamo allestendo una stagione reale vera, stimando un teatro pieno di persone, anche se ci troviamo nell’impossibilità di sapere se la lirica si potrà fare a novembre o gennaio.  Allestire la lirica non è facile soprattutto perché se la fai con coproduttori non è possibile farla senza date precise. Quindi riuscire a costruire un cartellone non è facile e prima di lanciarlo bisognerà avere le idee più chiare”.

“Noi ci lavoriamo – conclude Del Carlo – però abbiamo bisogno di qualcuno ci dia il via libera.  Anche perché il decreto del presidente Conte prevede al momento per gli spettacoli in ambiente chiuso non più di 200 spettatori, quando il Giglio al massimo della propria capienza può accogliere 749 persone per il teatro e 640 per la lirica. Se le disposizioni governative rimanessero a 200 sarebbe un problema non solo di incassi, ma anche di regolamentazione del pubblico. Comunque noi stiamo pensando alle produzioni della prossima stagione e superate queste difficoltà, posso già dire che nel cartellone sarà presente la Manon Lescaut per il repertorio pucciniano”.

Foto di Lorenzo Breschi